Il ristorante gestito da ragazzi disabili ha restituito all'Atar le chiavi dell'immobile che lo ospitava

Volti scuri e tanta amarezza tra i ragazzi, i genitori e gli operatori della Locanda dei Girasoli che, meno di due anni dopo averlo ricevuto in affidamento, hanno restituito all’amministrazione di Roma le chiavi dell’immobile Ater di via Taranto, in zona San Giovanni, concesso loro per far ripartire l’attività di ristorazione interrotta nel gennaio del 2022. Un ristorante che dal 1999 offre lavoro a ragazzi e ragazze affetti dalla sindrome di Down, un progetto virtuoso divenuto negli anni segno tangibile di una integrazione piena e vera, ma che si è scontrato con una realtà impossibile da sostenere: troppo cari, infatti, i costi per rimettere a posto quel locale di oltre 300 metri quadrati su due piani. Le cifre stimate per ristrutturare l’immobile, in assenza dei fondi del Campidoglio, graverebbero sulle tasche degli operatori e delle famiglie dei ragazzi. “Il locale non solo è fatiscente all’interno, ci sono da fare lavori di ristrutturazione e lavori idraulici – spiega a LaPresse Stefania Scarduzio, presidente della Locanda dei Girasoli -. Ci hanno chiesto dai 400mila al milione e mezzo di euro, una cifra non proponibile per noi”.

La storia della Locanda dei Girasoli

L’idea alla base della Locanda dei Girasoli è antica, e fu lanciata da un gruppo di genitori di ragazzi disabili al fine di consentire loro un impiego che fosse reale e autonomo. Un’attività premiata anche dai riscontri positivi degli avventori, che promossero il ristorante del Quadraro a solida realtà gastronomica, oltre che sociale, capitolina. A mandare tutto a monte ci pensò la pandemia. Dopo una temporanea riapertura nel giugno del 2021, infatti, il ristorante dovette chiudere i battenti per dedicarsi esclusivamente all’attività di catering. “Dall’amministrazione ci avevano detto però che ci avrebbero trovato i fondi per ristrutturare – prosegue Scarduzio -. Ma così non è stato. Nel frattempo è anche cambiata l’amministrazione, e io ho bussato a tutte le porte ma nessuno mi ha aperto. Quindi Ater ci ha richiesto le chiavi dell’immobile, e oggi le abbiamo riconsegnate”. Nel luglio 2022 l’ex presidente della Regione, Nicola Zingaretti, consegnò alla Locanda dei Girasoli le chiavi dell’immobile di via Taranto, dopo averlo liberato dall’occupazione abusiva da parte di Forza Nuova. “Oggi si apre un’altra pagina per evitare che questa sia ciclicamente una storia di speranza e poi di delusione – ha spiegato l’assessore capitolino al Patrimonio e alle Politiche abitative, Tobia Zevi, recatosi martedì in via Taranto -. Dobbiamo fare in modo di trovare un altro locale. Cercarlo è un impegno che come assessore al Patrimonio posso provare a prendere”. Presente anche il consigliere capitolino del Movimento 5 stelle Daniele Diaco.

La delusione dei genitori e dei ragazzi

Nell’attesa che si trovi una soluzione, è tanta la desolazione dei genitori e dei ragazzi della Locanda dei Girasoli. “Per noi è stata una grande delusione, perché si puntava a riprendere l’attività della locanda – spiegano i genitori di uno dei ragazzi -. Nostro figlio era riuscito a diventare caposala, e credeva tantissimo in questo lavoro”. Tra i 19 ragazzi che chiedono venga data una seconda possibilità alla Locanda dei Girasoli c’è Michael Di Fuccio, che con garbo e fermezza dice: “Le promesse a noi non servono. A noi serve chi le mantenga, perché le promesse non campano in aria“.

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