L'operaio genovese Diego Ottonello: "Erano brave persone, grandi lavoratori"
“Io lavoro in azienda da un paio d’anni, ci occupiamo di quadri e impianti elettrici. Eravamo già stati all’interno della centrale di Suviana, almeno 4-5 volte, c’ero stato anche io. Andavamo sempre con il nostro titolare, Mario Pisani, che ci spiegava il lavoro. In questi giorni ero in mutua, mi sono fatto male fuori dal lavoro. Ho saputo dal giornale e dal telegiornale cos’era successo”. Lo racconta a LaPresse Diego Ottonello, 45 anni, operaio genovese all’interno dell’azienda Engineering automation srl, con sede a Mele, sulle prime alture dell’entroterra di Genova, e collega delle tre vittime registrate nell’incidente, il titolare Mario Pisani, Pavel Petronel Tanase e Vincenzo Franchina. L’azienda, esterna, aveva già lavorato più volte a Suviana e aveva altri collaboratori in Italia, in diverse zone dove c’era necessità di rinforzi per lavori puntuali. “I miei colleghi sul lavoro sapevano cosa fare – sottolinea Ottonello – non escludo ci sia stato qualche altro problema. Tra l’altro erano andati neanche per lavorare ma per effettuare una supervisione ad un lavoro che era già stato fatto, stavano controllando, non dovevano neanche trovarsi lì“.
“Brave persone, grandi lavoratori”
Il pensiero va inevitabilmente alle vittime e alle loro famiglie. “Vincenzo – continua Diego – era un ragazzo, troppo giovane per perdere la vita così. Si era appena sposato, aveva una bambina appena nata. Mi dispiace tanto, non doveva andare così. Anche Pavel lascia una famiglia. Brave persone, grandi lavoratori. Ho letto che i dipendenti di altre ditte avevano sentito rumori strani da una turbina che girava a livelli più alti del normale e poi c’è stata l’esplosione; forse c’è stato un problema prima”. “Ci rimette solo la gente che non c’entra – conclude – ci sono incidenti sul lavoro giornalieri in tutta Italia. Sul fronte dei controlli però come ditta posso dire che la nostra è sempre stata in regola, con tutti i permessi necessari”.
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