"Mancano una serie di garanzie per poter considerare giusto il processo che sta subendo", ha aggiunto

“Abbiamo sentito Ilaria due giorni fa. Sta bene ma è un po’ delusa dalle dichiarazioni del ministro ungherese che si è detto sicuro che lei abbia commesso dei reati e ritiene necessario che sia punita in modo esemplare. Un’ingerenza clamorosa da parte del potere esecutivo su quello giudiziario”. Così il padre di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria da un anno con l’accusa di aver aggredito dei militanti neo fascisti.

“Le condizioni detentive? Dal 29 di gennaio qualcosa è migliorato. Ci sono ancora difficoltà e mancano una serie di garanzie per poter considerare il processo che sta subendo un processo giusto. Ancora non può visionare i filmati che sono la prova principe del suo caso” ha aggiunto Roberto, a margine dell’incontro pubblico “Diritti senza confini” all’Università Roma Tre.

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