Cartelli con i volti insaguinati di alcuni membri del governo

Un lungo serpentone che da piazzale Loreto ha raggiunto piazza Castello a Milano. Più di 50mila persone, secondo gli organizzatori ma 15mila secondo la Questura, unite da un unico ideale: chiedere l’immediato cessate il fuoco in Palestina e il ritiro delle truppe israeliane dalla striscia di Gaza. “Aver portato 50mila persone in piazza significa che la gente che ha una coscienza e che vuole la giustizia, ha capito che il popolo palestinese la deve avere e prima o poi avere anche la sua autodeterminazione e il suo stato libero con Gerusalemme capitale”, afferma Kader Tamimi, presidente della comunità palestinese della Lombardia. “Questa è la dimostrazione che il Governo italiano deve fare una riflessione – osserva -, talmente profonda, per capire che la piazza in Italia è a favore di una giustizia per i palestinesi”.

Durante il corteo, nello spezzone studentesco, sono stati esposti i volti insanguinati della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e di alcuni membri del Governo. Il corteo si è concluso in piazza Castello, dove si sono alternati interventi dal microfono. Durante la manifestazione, alcune vetrine sono state imbrattate e un gruppo di antagonisti sono stati bloccati nel tentativo di raggiungere il consolato americano, dove è stato effettuato un lancio di uova. Alcune auto della polizia locale e della guardia di finanza sono state danneggiate e un agente, colpito da un sasso è dovuto ricorrere alle cure mediche. 

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