Un testimone residente: "Era stato incendiato circa due anni fa"

Lunedì ci sarà un vertice in procura a Roma, tra il procuratore aggiunto Giovanni Conso, il sostituto procuratore di turno Eugenio Albamonte e gli investigatori dei carabinieri Forestale, per fare il punto sull’inchiesta sull’albero caduto sabato mattina in via di Donna Olimpia a Monteverde, e gli altri 9 ferimenti che si sono verificati sempre ieri, causati sempre da alberi caduti a causa del vento, le cui raffiche hanno superato nella Capitale, nella giornata di ieri, i 70 chilometri orari. Durante l’incontro si stabilirà se riunire in un solo fascicolo la morte della 82enne Teresa Veglianti con gli altri ferimenti che si sono verificati in altre zone. La linea sembrerebbe però, essere quella di procedere in maniera autonoma per quanto riguarda il crollo che ha causato la morte dell’anziana in via di Donna Olimpia e riunificare invece gli altri procedimenti, riunendoli insieme all’inchiesta già aperta prima della scorsa estate, condotta dai carabinieri Forestale, e condotta dall’ aggiunto Giovanni Conso, che riguarda la caduta di 345 alberi in diversi quartieri della Capitale, alcuni ei quali hanno ferito passanti e automobilisti. L’inchiesta della procura, dovrà chiarire se gli uffici preposti alla manutenzione del verde pubblico abbiano ottemperato alle necessarie verifiche sullo stato di salute degli arbusti e se vi siano stati ritardi o omissioni negli interventi di potatura e di messa in sicurezza. La porzione di tronco che è stata sequestrata, verrà periziata dai tecnici dei Forestali. Sempre lunedì, verrà affidato l’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia su Teresa Veglianti.

Un testimone residente: “Era stato incendiato circa due anni fa”

“Ci sono state segnalazioni, tante. Ad agosto sono venuti a tagliare gli alberi mentre quest’albero caduto è andato a fuoco circa due anni fa. Il tronco era tutto bruciacchiato. Accanto all’albero c’era un secchione e una macchina, una Fiat 500 bianca, che è stata danneggiata dal fuoco. Ora i secchioni sono stati tolti”. Il racconto della morte della signora di 82 anni schiacciata da un albero caduto per il forte vento a via di Donna Olimpia, si arricchiscono, il giorno dopo, di ulteriori dettagli interessanti. A quanto riportano diverse testimonianze verificate da LaPresse e confermate anche dallo stato in cui versa attualmente il tronco rimasto, parlano di un incendio che avrebbe coinvolto anche un secchione e un’auto. L’incendio aveva intaccato il tronco alla sua base, i segni sono ancora evidenti su ciò che rimane dell’albero. A rivelarlo è la stessa persona che ieri è intervenuta per prima per aiutare la signora. Matteo Fabbri, proprietario del ‘Caffe di Donna Olimpia’, che si trova proprio di fronte all’albero caduto stava servendo ai tavoli: “Ho sentito un forte botto – racconta – ma soprattutto un forte spostamento d’aria. Ero di spalle poi mi sono girato e ho visto l’albero e il figlio della signora che urlava. Quando sono arrivato da lei l’ho vista schiacciata dal pezzo di albero caduto. Era come seduta su stessa, uno spettacolo agghiacciante. Il sangue era ovunque, come fosse esplosa. Per alzare l’albero ci sono volute circa 50 persone, era pesantissimo. Appena alzato il tronco ho sentito come un respiro profondo ma la signora era già morta. E’ stato inquietante. E pensare che questo albero due anni fa era andato a fuoco, c’erano ancora i segni visibili sulla base del tronco. Io mi chiedo – aggiunge poi Matteo – ma come è possibile che non gli sia venuto in mente di abbatterlo. Sarà pure una coincidenza ma certo il dubbio viene no?”.

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