Dopo un sorvolo in elicottero del Soccorso Alpino Valdostano

Il Soccorso Alpino Valdostano ha effettuato alle prime luci dell’alba di oggi un sorvolo in elicottero sulla cresta del Brouillard – Monte Bianco – alla ricerca dei due alpinisti piemontesi dispersi dallo scorso 11 luglio. Individuati reperti compatibili con la presenza di due corpi senza vita, a 3.800 metri di quota. Nonostante le condizioni di volo favorevoli – vento moderato e visibilità ottima- non è stato possibile procedere all’individuazione dei corpi e al loro recupero, a causa delle numerose e consistenti scariche di sassi che creano un pericolo oggettivo per i soccorritori troppo elevato nella zona in cui si trovano i reperti: impossibile avvicinare l’elicottero e impossibile posare in parete personale tecnico.

I due alpinisti, piemontesi, oggetto di ricerca avevano contattato la Centrale Unica del Soccorso nella mattinata del 10 luglio, riferendo di essere in difficoltà a quota 4.350 metri, a causa delle condizioni del terreno. Erano stati avvistati dall’equipaggio dell’elicottero, nella missione seguita alla chiamata, ma due tentativi di recupero non erano andati a buon fine, a causa del forte vento in quota. I due avevano perciò deciso di fermarsi nella loro ascensione e pernottare (decisione possibile, viste le temperature non proibitive del periodo e l’essere dotati del necessario equipaggiamento). Alle 21 del 10 luglio avevano riferito alla Centrale Unica del Soccorso di essere in buone condizioni fisiche e che il mattino seguente avrebbero ripreso la salita in maniera autonoma. Nessun contatto telefonico successivo era stato possibile.

I sorvoli sulla cresta e lungo la via alla vetta del Monte Bianco, scattati a seguito della segnalazione di mancato rientro da parte dei parenti, non avevano dato risultato. Nei giorni successivi erano stati compiuti ulteriori sorvoli, tutti con esito negativo. Le ricerche erano quindi state sospese a seguito della neve e del forte vento, che aveva compromesso il contesto delle operazioni. Le temperature elevate di questi giorni, con il conseguente scioglimento della neve, hanno creato le condizioni ottimali per effettuare il tentativo odierno. Il punto di avvistamento evidenzia una caduta di quasi 900 metri dalla cresta.

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