Esclusiva del Tg La7. L'allora segretario di Stato vaticano chiese a un sacerdote se sapesse che Mario Meneguzzi molestava la sorella maggiore

Hanno superato il limite“. Con queste parole Pietro Orlandi ha accolto il servizio trasmesso dal Tg La7, in esclusiva, che ha parlato di una lettera dell’allora segretario di Stato Vaticano, Agostino Casaroli, che riapre la ‘pista familiare’ per la sparizione di Emanuela Orlandi, 40 anni fa. Casaroli nella lettera chiede a un sacerdote sudamericano, consigliere spirituale della famiglia Orlandi, se in passato la sorella maggiore della ragazza scomparsa, Natalina, gli avesse rivelato di essere stata molestata dallo zio, Mario Meneguzzi.

L’uomo, oggi da tempo deceduto, era il marito di Lucia Orlandi, sorella del padre di Emanuela. Pietro Orlandi affida a Facebook la sua amarezza: “Oggi ho capito che sono delle carogne. Hanno deciso di scaricare tutto sulla famiglia, senza vergogna, senza vergogna, mi fanno schifo”. E sul suo profilo, il fratello della ragazza scomparsa, che ha dedicato la vita alla ricerca della verità, annuncia che per oggi, martedì 11 luglio, alle ore 16 “è indetta una conferenza stampa presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera, Via dell’Umiltà 83/C, Roma, riguardo alle notizie emerse in relazione a vicende che vedrebbero coinvolti un familiare nella sparizione di Emanuela Orlandi. Partecipano Pietro Orlandi, Natalina Orlandi, l’avvocato Laura Sgrò”. 

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