All'indomani dello schianto che ha provocato 15 feriti si indaga sulle cause dell'incidente

Il giorno dopo lo schianto del furgone in mezzo ai tavolini e alla folla del corso Vittorio Emanuele a Cagliari, è tempo di indagini e di polemiche. Intanto, il freno a mano: la polizia municipale sta indagando per capire se fosse disinnescato per una distrazione dell’autista, un 35enne che si era fermato per una pausa caffè, o per un guasto meccanico del mezzo. Poi, le fioriere: erano state installate, su indicazione dell’allora capo della polizia Franco Gabrielli, quando l’Europa era insanguinata dagli attacchi terroristici dell’Isis (a luglio del 2016 un autocarro in corsa fra la folla aveva provocato 84 morti sul lungomare di Nizza, a dicembre dello stesso anno a Berlino episodio simile ai mercatini di Natale con 12 morti e 56 feriti). Si decise dunque di blindare le aree pedonali con il posizionamento di barriere, come le grosse fioriere sistemate all’inizio del corso a Cagliari, proprio per scongiurare episodi come quello di ieri. Le fioriere furono poi rimosse nel 2020: ed è su questa decisione che infuria la polemica, mentre il Comune respinge le accuse.

L’incidente, avvenuto alle 14.28, ha provocato il ferimento di 15 persone, di cui 10 finite in ospedale ma il bilancio delle vittime sarebbe potuto essere molto più pesante.

Furgone sui tavolini a Cagliari, il momento dell’impatto

 

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