Perquisita l'abitazione del 20enne indagato. Disposta anche l'autopsia sul corpo del piccolo Manuel

Verrà affidata nelle prossime ore, dalla procura di Roma, una consulenza sul cellulare sequestrato a Matteo di Pietro, il ventenne youtuber indagato per omicidio stradale nell’ambito delle indagini sulla morte di Manuel Proietti. Il bimbo di 5 anni, è deceduto mercoledì pomeriggio nell’incidente di Casal Palocco, quando l’auto a bordo della quale viaggiava con la mamma e la sorella, è stata travolta dal suv guidato da Di Pietro con a bordo altri quattro ventenni. L’analisi del cellulare servirà a capire se siano stati prodotti video dal ventenne, prima, dopo o al momento dello scontro. Il Pm ha poi disposto nelle prossime ore anche l’autopsia sul corpo del piccolo Manuel. 

In corso perquisizione a casa Youtuber

È in corso una perquisizione a casa di Matteo Di Pietro, il 20enne youtuber indagato per omicidio stradale per la morte di Manuel Proietti, il bambino di 5 anni che ha perso la vita nell’incidente avvenuto a Casal Palocco, alle porte di Roma. Il giovane fa parte del gruppo di youtuber TheBorderline ed era alla guida del Suv Lamborghini che ha centrato la Smart su cui viaggiava il bambino insieme alla mamma Elena Uccello e alla sorellina Aurora, rimaste anche loro ferite nell’incidente. Disposta una perquisizione anche nella sede della società degli youtuber The Bordeline. 

Moige chiede chiusura canali dei TheBorderline da tutti i social

“I canali dei TheBorderline vanno chiusi immediatamente, non basta limitarsi a renderli privati come avvenuto su Instagram. Per questo, noi come Moige abbiamo già avanzato una richiesta formale. Si tratta di contenuti pericolosi, che spingono altri giovani all’emulazione. I social media, la TV, come ogni altro mezzo di comunicazione in generale possono essere veicolo di valori, informazione, intrattenimento e conoscenza, ma anche una rischiosa cassa di risonanza per contenuti di questo tipo, che condizionano in modo profondamente negativo i nostri ragazzi, in un’età in cui si è facilmente influenzabili, e in cui si crede che per essere accettato socialmente bisogna essere come gli influencer. Per questo, con il nostro Osservatorio Media ogni anno redigiamo ‘Un anno di zapping e di streaming’, una guida ai contenuti mediatici. Non un modo per demonizzare i social o altri mezzi di comunicazione, ma per premiare chi veicola valori etici e sani principi. Ogni anno, infatti, premiamo molti youtuber o canali Instagram”. È quanto si legge in una nota del Moige.

“In pochi minuti sono state distrutte le vite di molte famiglie, quella coinvolta nell’incidente, che piange una perdita gravissima ed un dolore inimmaginabile, ma anche quelle dei ragazzi a bordo dell’auto, che pensavano di fare una bravata, un video divertente, che avrebbe portato molti follower ai loro canali. – commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige – Sicuramente c’è bisogno di una maggiore e migliore educazione civica e stradale, a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, ma c’è un altro elemento che non possiamo ignorare. Ancora una volta, dai social parte una challange mortale, una sfida a fare cose pericolose e che costano vite umane”. 

 

Insulti su canale YouTube TheBordeline

Ragionate a vita su quello che avete fatto“, “Vergogna“, “Avete rovinato una famiglia“, sono solo alcuni dei commenti sul canale Youtube dei TheBorderline, gruppo di cui fa parte Matteo Di Pietro, il 20enne youtuber indagato per omicidio stradale per la morte di Manuel Proietti, il bambino di 5 anni che ha perso la vita nell’incidente avvenuto a Casal Palocco, alle porte di Roma.

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