La scena, avvenuta in zona Bocconi, ripresa in un video amatoriale. Sala: "È un fatto grave".

Una donna trans di origine brasiliane fermata dalla polizia locale, utilizzando taser e manganelli: è quanto si vede in un video diventato virale sui social che riprende la scena di una donna fermata in zona Bocconi, a Milano.

Sono in corso tutte le verifiche da parte della polizia locale per accertare quasi siano le responsabilità degli agenti coinvolti. La polizia locale è in contatto con le autorità giudiziarie per attivare le necessarie azioni della magistratura.

 

 

Indagini per lesioni e abuso di potere

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica sul caso della trans manganellata e colpita con spray al peperoncino da alcuni agenti della polizia locale di Milano questa mattina in via Sarfatti, sotto la biblioteca dell’Università Bocconi, dopo averla fermata vicino alla ‘Casa del Sole’ al parco Trotter, zona via Padova, per urla, schiamazzi e comportamenti molesti poco prima. Il fascicolo è al momento contro ignoti perché manca l’identificazione precisa dei quattro vigili che sono stati ripresi da numerosi video mentre fermavano in maniera violenta la trans di origini brasiliane – A.M. – con piccoli precedenti di strada per resistenza e violazione della normativa sull’immigrazione. Si trova in Italia da almeno 13 anni, la sua prima segnalazione risale al 2010 quando è stata fermata senza documenti ma non è chiaro se nel frattempo abbia regolarizzato la sua posizione. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha ricevuto una prima relazione di servizio sui fatti immortalati dai video.

Autori del video dal Pm

Almeno un ragazzo e una ragazza autori dei video che immortalano la trans brasiliana manganellata dalla polizia locale di Milano questa mattina si sono già rivolti agli inquirenti meneghini che indagano per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica, ma sono numerosi i testimoni dell’accaduto in via Sarfatti che andranno sentiti dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano. Fra le prima attività investigative del fascicolo – ancora contro ignoti e che probabilmente vedrà domani mattina i primi iscritti sul registro degli indagati – il sequestro dei video, dei manganelli e dello spray al peperoncino usato sulla 41enne e l’audizione dei numerosi testimoni che hanno assistito alla scena fra cui diversi studenti dell’Università Bocconi. Secondo quanto ricostruito dalle prime ore di indagine, questa mattina è giunta una segnalazione – ancora non è chiaro da chi – per una persona in stato di alterazione vicino alla ‘Casa del Sole’ del Parco Trotter in zona via Padova. Che la persona si stesse denudando mostrando le parti intime e che sul posto fossero presenti bambini sono entrambi fatti ancora da accertare e per il momento privi di riscontri. I vigili fermano la trans e la caricano in auto per portarla dall’altra parte della città, in via Custodi, dove ha sede il reparto radiomobile dei ‘ghisa’ e l’ufficio centrale arresti e fermi. La macchina viene fermata in via Castelbarco quando la trans denuncia una sorta di malore. Da lì si dà alla fuga con inseguimento fino a via Sarfatti, dove viene fermata e colpita più volte. L’ambulanza verrà chiamata dagli agenti della Locale una volta rientrati nella centrale. La donna ha rifiutato il trasporto in ospedale ed è stata denunciata a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. 

In corso accertamenti Procura

Sono in corso accertamenti da parte della Procura di Milano sui fatti ritratti nel video. L’episodio – secondo quanto apprende LaPresse – è avvenuto poco dopo le 8 del mattino in una traversa di via Castelbarco ed è stata ripresa con uno smartphone da uno dei palazzi presenti nella zona. Al momento non risulta che gli agenti della Polizia locale stessero eseguendo un arresto. Le indagini sono coordinate dalla procuratrice aggiunta aggiunto Tiziana Siciliano che attende una relazione dal comandante della Polizia locale, Marco Ciacci.

Donna denunciata a piede libero, in corso identificazione

È in corso in queste ore l’identificazione della donna transessuale manganellata questa mattina da quattro agenti della polizia locale di Milano in zona Bocconi che, da quanto si apprende, è stata denunciata a piede libero al pubblico ministero di turno Maurizio Ascione per resistenza a pubblico ufficiale, ma non arrestata. La Procura di Milano aprirà nelle prossime ore un fascicolo dopo l’invio di relazioni e atti da parte della polizia locale ma per il momento non ci sono iscritti sul registro degli indagati o ipotesi di reato, neppure contro ignoti.

La donna avrebbe aggredito gli agenti

I vigili urbani sarebbero stati richiamati per intervenire dai genitori dei bambini di una scuola elementare vicina al Parco Trotter perché la donna avrebbe mostrando le sue parti intime. Secondo quanto riferito a LaPresse, la donna avrebbe mostrato i primi segnali di resistenza a pubblico ufficiale già al primo contatto avuto con gli agenti della Municipale che, tuttavia, sarebbero riusciti a fermarla e a metterla nell’auto di servizio. Giunti in via Castelbarco, la donna avrebbe finto un malore – secondo il racconto – e gli agenti della municipale avrebbero fermato l’auto. É a questo punto che la donna avrebbe aggredito i vigili urbani: nel tentativo di fuggire, avrebbe sferrato calci al petto a uno degli agenti e alle gambe al suo collega. I vigili urbani a quel punto hanno utilizzato i manganelli “a scopo contenitivo”, spiega Daniele Vincini, segretario Sulpl Lombardia. Due gli agenti feriti mentre per altri 4 sono scattate analisi di approfondimento.

Presidente ass. Parco Trotter: “Persona già nota e con segni di disagio”

“Da quanto abbiamo capito, pare che la signora fermata sia abbastanza conosciuta nella zona, in passato pare abbia già avuto altri segni di disagio“. Lo riferisce a LaPresse Giorgio Calabria, presidente dell’associazione Amici del Parco Trotter Onlus. “Mi riferiscono che fuori dalla scuola del parco Trotter non sarebbe successo nulla – ha aggiunto Calabria -, ma l’intervento della polizia locale sarebbe avvenuto nella zona del ‘Trotterino’, un’area distaccata del parco che è diventato un posto non piacevole e mal frequentato“.

Sala: “Video grave, non esclusa nostra denuncia”

Non è certo una bella immagine, è un fatto grave“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commenta il video. “Per poter intervenire – ha affermato a margine del collegamento con i volontari della Protezione civile della Città metropolitana di Milano, impegnati nell’assistenza alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione – è necessario che la polizia locale faccia una relazione“. “Nell’attesa – ha aggiunto – i vigili sono stati messi in servizio interno. Successivamente, alla luce della relazione sono possibili due cose: provvedimenti interni come la sospensione o arrivare a una denuncia da parte nostra all’autorità giudiziaria che non è una cosa da escludere”.

La Torre: “Aggressione atroce, Piantedosi cosa dice?”

“No, non siamo a New York. Siamo a Milano. E lì, a terra, c’è una donna trans. É disarmata, è innocua“. Così l’avvocata e attivista Lgbtqi+, Cathy La Torre, commenta su Instagram l’aggressione subita da una donna trans da parte di agenti della Polizia locale di Milano.”Attorno a lei, uno, due, tre, quattro agenti – prosegue La Torre commentando il video dell’aggressione -. Le spruzzano lo spray al peperoncino negli occhi. La scalciano, la strattonano, la manganellano. In testa, sulle braccia, sui fianchi. Senza che lei faccia nulla per reagire. Sono immagini atroci, inaccettabili, ingiustificabili. Perché una persona che commette un reato va arrestata, non picchiata a sangue. Qualsiasi cosa sia accaduta prima. Ministro Piantedosi, non ha nulla da dire?“.

Studenti Bocconi: “Vergognoso picchiare persona disarmata”

Quello che è successo è pazzesco, non c’è giustificazione a quelle immagini”. Fuori dalla biblioteca e dalle aule lettura dell’Università Bocconi di via Gobbi a Milano gli studenti e le studentesse in pausa studio commentano il video, diventato virale, degli agenti della polizia locale che manganellano e malmeno una ragazza trans fermata tra le aiuole e i motorini in sosta in via Sarfatti. “Abbiamo visto tutti il video, è girato nelle chat di noi studenti in un attimo. Non so cosa sia successo prima ma è vergognoso picchiare così una persona disarmata”, dice a LaPresse una studentessa al secondo anno di economia aziendale. La scena è stata girata dal primo piano nei locali della biblioteca dove gli studenti, allertati da urla e sirene si sono affacciati.

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