Guardia Costiera al lavoro, gli allarmi di Alarm Phone, la Marina Militare si attiva: cosa sta succedendo nel Mediterraneo

Sono 1200 i migranti soccorsi in mare dalla Guardia costiera nelle ultime 24 ore. Lo fa sapere il comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto. Sono ancora in corso – viene comunicato – i soccorsi coordinati dal Centro nazionale del soccorso marittimo della Guardia costiera a favore delle due imbarcazioni intercettate ieri (venerdì 10 marzo) a oltre 100 miglia al traverso delle coste di Roccella Ionica, in acque Sar (Search and Rescue) italiane. Il salvataggio, reso complesso a causa dei barconi sovraccarichi di migranti e delle condizioni meteo marine sfavorevoli, si sta concludendo in queste ore. A coordinare le operazioni in mare è Nave Dattilo della Guardia costiera, che ha recuperato tutti e 500 i migranti presenti su una delle due imbarcazioni.

A dare supporto alla nave della Guardia costiera – continua la nota del Comando generale delle Capitanerie di porto – anche un pattugliatore della Guardia di finanza. Le 379 persone a bordo del secondo barcone sono già state tratte in salvo da due motovedette Sar della Guardia costiera e poi trasferite sulla Nave Sirio della Marina militare, che si sta dirigendo ad Augusta.  

A Reggio Calabria invece è giunta in mattinata, con a bordo 584 migranti, la nave ‘Diciotti’ della Guardia costiera, classe Dattilo. 

Nella notte in 500 a Crotone

E’ attraccato intorno alle 00.30 di questa notte nel porto di Crotone il peschereccio con a bordo circa 500 migranti soccorso ieri dalla Guardia costiera al largo della costa calabrese. L’imbarcazione è stata scortata dalle motovedette della Capitaneria di porto e trainata da un rimorchiatore. I migranti, tutti uomini, a quanto si apprende, sono per la maggioranza di nazionalità pachistana, partiti dalla Libia. Sono stati portati al Cara di Isola Capo Rizzuto.

Alarm Phone: “47 migranti in pericolo alla deriva”

Alarm Phone è in contatto con 47 persone su una barca alla deriva, fuggite dalla Libia: “47 vite a rischio nel Mediterraneo centrale! Le condizioni meteo sono estremamente pericolose ed è necessario un soccorso immediato”, scrive Alarm Phone sul suo profilo Twitter.

 

Non si ferma il flusso continuo di persone in pericolo, in mezzo alle acque del Mediterraneo su barche spesso instabili, attorniate dai mezzi della Guardia Costiera che continuano a fare da spola tra la terra e il mare, mentre si muovono anche i mezzi della Marina Militare. La situazione del ‘Mare Nostrum’ non accenna a placarsi: a quasi due settimane dalla tragedia di Steccato di Cutro non si ferma il fiume di migranti che cercano di toccare le sponde italiane.

Oltre mille le persone in mare, navi e motovedette della Guardia Costiera sono in piena azione nell’angolo di mare tra la costa sud ovest della Sicilia orientale e quella sud ovest del Mar Ionio. Le motovedette Sar Cp 320, Cp 322 e Cp 329 della Guardia Costiera erano intervenute, a circa 70 miglia a sud di Crotone, per prestare soccorso al barcone con circa 500 migranti a bordo, giunto in porto nella notte. Altre unità della Guardia Costiera – Nave Dattilo e le motovedette Sar Cp 326 e CP 325 – stanno prestando soccorso ad altri due barconi con un totale di circa 800 migranti a bordo che si trovano, invece, a circa 100 miglia a Sud-Est di Roccella Ionica.

Le operazioni, coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma in area di responsabilità Sar italiana, sono particolarmente complesse soprattutto per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva tanto che la Guaardia Costiera sta utilizzando un aereo Atr 42, di Nave Corsi e di Nave Visalli.La situazione è tale che è arrivata la richiesta di supporto ai mezzi della Marina Militare: la Difesa ha risposto e ha predisposto l’intervento della Nave Sirio. La nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita per fornire l’assistenza richiesta mentre le condizioni peggiorano.

Intanto, l’hotspot di Lampedusa è al collasso. Da ieri mattina gli arrivi sono oltre 2.400 su 56 imbarcazioni e la situazione nell’hotspot di contrada Imbriacola è al collasso. Tolti i 750 trasferiti ieri a Porto Empedocle, nella struttura ci sono più di 2.500 persone a fronte di una capienza massima di 400. La prefettura di Agrigento sta organizzando la partenza di altri migranti verso i centri della Sicilia e delle altre regioni italiane. 

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