Domani, 23 febbraio, la sentenza di primo grado. Parla a LaPresse Marco Foresta, che nella tragedia di 6 anni fa ha perso i genitori

Perdono… Non lo so. Però una sentenza giusta, che sia d’esempio, potrebbe darci fiducia: purtroppo le persone indietro non torneranno, ormai ne siamo consapevoli. Però sarebbe la luce in fondo al tunnel, uno spiraglio, qualcosa che ci aiuti ad affrontare il resto della nostra vita con speranza”. Lo ha detto a LaPresse Marco Foresta, del Comitato vittime di Rigopiano, l’hotel di Farindola (Pescara) distrutto da una valanga 6 anni fa. È il figlio di Tobia Foresta e Bianca Iudicone, due delle 29 vittime dell’hotel Rigopiano: parla alla vigilia della sentenza di primo grado sulla tragedia, sentenza che arriverà il 23 febbraio. “Sicuramente è un giorno molto importante: sicuramente ci aspettiamo che sia una sentenza esemplare, che possa fare storia“, spiega. “Sarebbe stato meglio agire prima, invece che cercare di mettere una pezza dopo, anche nascondendo alcune carte o alcuni comportamenti”, ha aggiunto Foresta.

“Invece che accompagnare le persone in albergo il giorno prima della tragedia, da buon padre di famiglia sarebbe stato meglio prenderli e accompagnarli giù e non scortarle verso la morte. È stato proprio un malfunzionamento, un disinteresse verso le persone che in quel momento stavano avendo delle difficoltà e che comunque volevano andare via da quel posto, erano spaventate”, ha detto ancora sulla tragedia di Rigopiano. 

Domani, al tribunale di Pescara, è attesa la sentenza nel processo penale sviluppato dal gup Gianluca Sarandrea, in questi ultimi 2 anni, per accertare le responsabilità della tragedia. Trenta imputati, tra amministratori locali e autorità civili, accusati, a vario titolo, di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, falso e abusi edilizi. Per 25 di loro la procura della Repubblica di Pescara ha chiesto oltre 140 anni di reclusione. Nel corso del procedimento diversi rappresentanti delle istituzioni, tra cui anche il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, hanno seguito le udienze esprimendo solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime.

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