Durante le perquisizioni di questa mattina sono stati trovati i vestiti e il flessibile utilizzati la notte del 19 ottobre

Una pasticceria di Milano data alla fiamme da una baby gang di 5 giovani, tutti italiani fra i 18 e i 20 anni, che stavano programmando un altro raid identico. I carabinieri di Milano hanno eseguito questa mattina all’alba un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nelle provincie di Milano e Agrigento a carico dei 5 giovani che sono indagati dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano per incendio e danneggiamento aggravato in concorso. Ad essere incendiata la notte del 19 ottobre una pasticceria in zona piazza Piola – già danneggiata in altri due episodi simili nei mesi precedenti – dove all’interno lavorava anche uno dei ragazzi arrestati.

Le indagini dei militari del Nucleo investigativo di Milano, svolte anche attraverso lo studio dei social network, hanno accertato come quella notte, all’1.30, i 5 indagati abbiano versato all’interno del locale una grande quantità di combustibile dopo aver tagliato la saracinesca con un flessibile e infine appiccato l’incendio prima di fuggire a bordo di un auto a noleggio.

Durante le perquisizioni di questa mattina, a carico di 8 persone in totale di cui 3 indirettamente coinvolte nella vicenda, sono stati trovati i vestiti e il flessibile utilizzati la notte del 19 ottobre e inoltre circa 15 grammi di cocaina suddivisa in dosi, 45 grammi di hashish e materiale per il taglio e il confezionamento dello stupefacente nella disponibilità di un fiancheggiatore della gang. Una pistola scacciacani priva del tappo rosso, inoltre, è stata trovata in casa di uno degli indagati. I cinque arrestati sono stati tutti portati in carcere a Milano (San Vittore) ed Agrgento.

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