Gli attivisti di Ultima Generazione in azione a Palazzo Bonaparte: passata di piselli sull'opera "Il seminatore". La curatrice: "Non possiamo dire come sta il quadro"
Alcuni militanti di Ultima Generazione hanno imbrattato con della passata di piselli l’opera “Il seminatore”, quadro del 1888 di Vincent Van Gogh, esposta a Palazzo Bonaparte a Roma. Gli attivisti per l’ambiente non sono nuovi ad azioni eclatanti: molto frequenti sono i blocchi stradali che attuano a Roma e non solo. Quattro persone che sono state quindi portate dai carabinieri in caserma e la loro posizione é al vaglio. Il quadro imbrattato era protetto da un vetro.
Il ministro della Cultura Sangiuliano: “Atto ignobile”
“Attaccare l’arte è un atto ignobile che va fermamente condannato. La cultura, che è alla base della nostra identità, va difesa e protetta, non certo utilizzata come megafono per altre forme di protesta. Peraltro il nostro patrimonio culturale va tutelato proprio dalle conseguenze del cambiamento climatico. Questo ennesimo gesto non può quindi passare come una legittima espressione di protesta”. Così il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in riferimento all’azione di alcuni militanti di Ultima Generazione che stamane hanno imbrattato con passata di piselli ‘Il seminatore’, opera del 1888 di Vincent Van Gogh, esposta a Palazzo Bonaparte a Roma. “È giusto proprio oggi ricordare – conclude il ministro – che i reati contro i beni culturali sono puniti gravemente e che gli autori sono perseguibili penalmente.”
Il comunicato di Ultima Generazione
L’azione dimostrativa è stata rivendicata con un comunicato firmato da un’attivista di Ultima Generazione. “Tutto ciò che avremmo il diritto di vedere nel nostro presente e nel nostro futuro – si legge nel testo – sta venendo oscurato da una catastrofe reale e imminente, così come questa passata di piselli ha coperto il lavoro nei campi (quindi la possibilità di sicurezza alimentare), la casa del contadino (quindi il diritto a non essere costretti a migrare), l’energia sprigionata in tutta la scena dal Sole (quindi l’investimento necessario in una giusta transizione energetica). Questi i temi che dovrebbero essere ogni minuto sulle prime pagine dei canali d’informazione e delle agende politiche, ma vengono invece attenzionate solo con azioni “scandalizzanti” come quella di stamattina o come le precedenti, simili, compiute nel Regno Unito da Just Stop Oil o in Germania da Letzte Generation, parte, come Ultima Generazione, della rete internazionale A22. Ancora una volta quindi un grido disperato – e scientificamente fondato – che non può intendersi come semplice vandalismo (il quadro, protetto da un vetro, non ha riportato danni, come era nelle intenzioni delle cittadine), ma della manifestazione di un amore viscerale per la vita e per l’arte, che solo attraverso un intervento serio e tempestivo dei governi possono essere tutelate. Per questo le azioni dirette nonviolente continueranno finché i cittadini non avranno risposta dal proprio governo sulle istanze di stop al gas e al carbone e di investimento in almeno 20 GW di rinnovabili”.
“Mi chiamo Laura e ho deciso di unirmi alle diverse serie di azioni che si stanno svolgendo in questi giorni in diversi paesi perché ho piena consapevolezza del fatto che nessuno, in nessun modo, si sta prendendo cura della catastrofe ambientale che stiamo vivendo. Stiamo assistendo ad un collasso globale nella più totale indifferenza da parte dei governi la cui esistenza dovrebbe essere volta anche e soprattutto alla tutela dei suoi cittadini, eppure, nonostante tutta la comunità scientifica ci avverta da decenni di ciò che sta avvenendo e ci abbia dato delle indicazioni precise su cosa fare per invertire questa rotta distruttiva assolutamente nulla è stato fatto. Questo è agghiacciante, e ancora di più lo è il fatto che da più di trent’anni cittadini da ogni parte del mondo cercano di manifestare e protestare con ogni mezzo a loro disposizione, e non sono mai stati ascoltati. Se in questo preciso momento stiamo vivendo una catastrofe ambientale e tutte le forme di protesta messe in atto fin’ora sono state ignorate, qual è il nostro destino?”
In questi ultimi mesi sono stati diversi gli attacchi degli ambientalisti a opere d’arte di inestimabile valore. Un fenomeno che ha preso piede in tutta Europa. Un’altra opera di Van Gogh è stata imbrattata con della salsa di pomodoro il 14 ottobre scorso da due ragazze ecologiste di ‘Just stop oil’. Si tratta de ‘I Girasoli’ esposti alla National Gallery di Londra. In Germania, invece, due attivisti del gruppo ambientalista tedesco Letzte Generation (Last Generation) sono entrati nel Museo Barberini di Potsdam e hanno lanciato purè di patate contro il dipinto Les Meules di Monet.
La curatrice: “Van Gogh più forte della protesta”
“La cosa che mi incuriosisce di questo gesto, che è il quarto episodio avvenuto in poco tempo, è che se chiede a chiunque, tutti sanno dirle su che quadri sono avvenuti questi gesti, ma nessuno sa il vero motivo della protesta. Si parla delle opere e non del motivo. Non sono arrivati all’obiettivo. Possiamo dire che Van Gogh è più forte della protesta“. Così Francesca Valiani, una delle curatrici della mostra monografica su Van Gogh a Palazzo Bonaparte, intervistata da LaPresse. “In questo momento non possiamo dire come sta l’opera. Abbiamo fatto tutto in nostro dovere e potere, ora sta arrivando – è già in volo – un conservatore dal museo olandese per verificarne le condizioni. Sta a loro darci l’ok sullo stato dell’opera”, ha concluso.
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