Aveva 78 anni ed era malato di una grave forma di tumore da oltre un anno e mezzo. Alcuni giorni fa aveva fatto ricorso alla sedazione profonda. Bonaccini: "Pensatore coraggioso e lungimirante"

È morto, pochi giorni dopo aver fatto ricorso alla sedazione profonda, l’ex presidente della Regione Emilia Romagna, Antonio La Forgia. Aveva 78 anni ed era malato da oltre un anno e mezzo di una forma grave di tumore. Tra i primi a ricordarlo, l’attuale governatore, Stefano Bonaccini: “Se ne va per sempre un uomo di grande cultura, mai sopra le righe, forte della sua forza di pensiero. Un politico in grado di intravvedere prima il futuro e tracciare la strada di un riformismo che guardasse in primo luogo al rinnovamento delle istituzioni e del Paese. Senza dubbio uno dei protagonisti della costruzione di un’Emilia-Romagna dalle solide fondamenta sociali e capace di guardare avanti, alla pari delle aree più all’avanguardia in Europa e nel mondo”.

Bonaccini: “Pensatore coraggioso e lungimirante”

“Un pensatore coraggioso, ma anche un amministratore capace e lungimirante. Lo ricordo per l’eleganza, la schiettezza e l’intelligenza con cui affermava le proprie idee, anche quando le sue parole e le sue posizioni erano dense di contenuto e di sfida politica”. È il ricordo che il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, rivolge ad Antonio La Forgia, scomparso da poche ore dopo aver fatto ricorso, tre giorni fa, alla sedazione profonda. “Nelle sue lucide analisi – dice ancora il governatore – le argomentazioni non lasciavano spazio a reticenze. La sua capacità di critica e di interpretare una sinistra e una politica riformiste, sempre attente a nuove soluzioni e mai propense a guardare al passato, lo rendono uno dei maggiori esponenti del campo progressista e del centrosinistra, in Emilia-Romagna e nel Paese”.

Lepore: “Persona dall’alto rigore morale e intellettuale”

“Ci ha lasciato una persona dall’alto rigore morale e intellettuale, precursore del riformismo democratico. Antonio La Forgia ha saputo anticipare con onestà e intelligenza politica quell’unione dei riformismi che vede proprio nella nostra terra le sue prime radici”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, sulla morte dell’ex presidente della Regione Emilia Romagna, Antonio La Forgia. “È stato un amministratore appassionato – dice ancora il primo cittadino – ma non ha esitato a lasciare la carica di presidente della Regione per seguire l’istinto politico e le proprie convinzioni, segno di profonda dedizione e spirito di sacrificio per il bene comune. Il suo addio al Pds non fu uno strappo con la sua storia, ma un passo avanti un po’ più svelto per aprire la porta ad una formazione più ampia dove ha ritrovato molti compagni di viaggio. Un gesto di innovazione e ricerca, se così si può dire. Un uomo politico di rara sensibilità, visione e coraggio, fino in fondo. Vogliamo ricordarlo così”.

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