A Roma manifestanti tentano di bloccare il traffico

Primo storico sit-in per il Siam, Sindacato Aeronautica militare, indetto dalle 7 di oggi dalla sigla davanti ai cancelli d’ingresso della base militare di Sigonella contro l’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro che scatta a partire da oggi 15 ottobre. L’annuncio arriva dai gruppi Telegram della galassia no green pass.

Presidi e sit-in si stanno svolgendo in diverse città italiane in quello che si preannuncia un venerdì di tensioni e proteste contro l’obbligo di certificazione verde, non solo nei porti italiani, come annunciato nei giorni scorso. 

Manifestanti tentano blocco traffico a Porta Maggiore

In mattinata un gruppo di manifestanti no pass ha provato a bloccare il traffico nella zona di Porta Maggiore, a Roma. La polizia è intervenuta senza incidenti. Da stamattina si registrano code in diverse zone della capitale.

Milano, presidio all’Arco della Pace e davanti al tribunale

Manifestazioni no green pass iniziate anche a Milano. Circa un centinaio le persone arrivate all’Arco della Pace, in corso Sempione: sono arrivati in gruppo, accolti dall’applauso dei presenti, circa una quarantina di lavoratori Atm con indosso le divise dell’azienda dei trasporti milanese. Intanto, la sede Rai di Corso Sempione, indicata dai manifestanti come luogo per un possibile presidio, è stata transennata. Alcuni manifestanti all’Arco della Pace hanno srotolato uno striscione con la scritta ‘Solidali non con la Cgil ma con i portuali’.

“Noi siamo qui per protestare contro il Green Pass. Queste sono leggi bieche e offensive che ledono i diritti umani e i principi costituzionali che tutti conosciamo”. A dirlo è Antonio Parise, dipendente di una cooperativa che lavora per la grande distribuzione, che sta protestando con una ventina di persone davanti al Tribunale di Milano. “Se sono qui – aggiunge – è perché non ho il Green pass: questa mattina mi sono presentato al lavoro e ho detto che scioperavano. Per i prossimi 5 giorni sciopererò e poi farò la fame – racconta – anche se ho un bambino piccolo e un mutuo”. “Noi siamo qui per dire – chiarisce Giuseppe Casale, operaio, anche lui in presidio – che non ci sembra giusto dover presentare un passaporto o pagare una tassa per dover lavorare”. “Se poi mi si dice che bisogna fare un tampone per andare in vacanza, al cinema o fare attività ludiche – aggiunge – mi può anche andare bene, ma non per lavorare. Anche se l’azienda ci fornisse i tamponi gratis, cosa che probabilmente non avverrà, io sarei contrario”. Al termine del presidio il piccolo drappello di manifestanti si sta spostando verso l’Arco della pace, dove è in corso un altro presidio.

Presidio studenti Statale Milano: “E’ strumento politico”

Un centinaio di studenti e attivisti del Movimento Studentesco ha iniziato questa mattina un presidio fuori dall’Università Statale di Milano. “Non siamo né fascisti né no vax, siamo studenti contro il green pass. È uno strumento politico e non una misura sanitaria che divide e discrimina lavoratori e studenti”, spiega il portavoce uno studenti. Appeso alcuni striscioni accanto all’ingresso dell’università ‘Giù le mani dal lavoro’.

In 500 al sit in di Trento 

In cinquecento si sono radunati in piazza Dante a Trento, davanti al palazzo della Provincia il cui ingresso principale è transennato e presidiato dalla polizia, per manifestare contro l’entrata in vigore del green pass obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati. Il comitato promotore della protesta annuncia che il corteo potrebbe prendere direzioni diverse per mettere in atto sit in anche davanti ad altre sedi istituzionali. Robusta la presenza di forze dell’ordine.

In centinaia manifestano a Livorno, nessun problema in porto

 Centinaia di persone, al grido “no green pass” e “libertà”, stanno sfilando per le vie di Livorno. Al momento la manifestazione su sta svolgendo in modo pacifico. Intanto, non vengono segnalate criticità al porto della città toscana.

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