Il piccolo è in Israele. Il nonno, indagato insieme alla nonna, è stato interrogato dalla polizia israeliana e sarebbe ai domiciliari

“A noi risulta solo che gli abbiano chiesto di restare a disposizione della polizia”. Così Paolo Sevesi, legale del nonno del piccolo Eitan, commenta la notizia che Shmuel Peleg si troverebbe ai domiciliari in Israele. Sembra che non ci sia un mandato d’arresto da parte delle autorità italiane. “Presumiamo” che l’interrogatorio della polizia israeliana nei confronti di Shmuel Peleg sia avvenuto dopo l’istanza presentata a Tel Aviv per il rimpatrio di Eitan da parte della zia Aya Biran. Eitan è l’unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, nella quale è morta la sua famiglia: 14 le vittime in totale.

Verbania, striscione Eitan Mottarone
Verbania, striscione Eitan Mottarone

Le parole dello zio Or Nirko

“Andremo in Israele, deve tornare a casa”. Lo ha dichiarato Or Nirko, zio di Eitan e marito di Aya Biran, la tutrice del bimbo, davanti alla loro casa nel Pavese, parlando con i giornalisti. “C’è in ballo il suo benessere psicologico” ha aggiunto, “I nonni Peleg riportino Eitan a casa a Pavia”.

I legali del nonno

Shmuel Peleg, il nonno materno di Eitan, non ha mai ricevuto formalmente l’atto con cui l’11 agosto il Tribunale per i Minorenni di Pavia vietava l’espatrio del bambino se non accompagnato dalla zia paterna e tutrice legale Aya Biran. Lo ha riferito a LaPresse l’avvocato Paolo Sevesi, che difende il nonno con i colleghi Sara Carsaniga e Paolo Polizzi. Già dal 10 agosto scorso, infatti, il giudice tutelare Michela Fenucci, aveva rigettato le istanze dei nonni materni Shmuel Peleg ed Esther Athen Cohen e confermava come tuttrice legale la zia e riteneva “venuto meno l’interesse di Shmuel Peleg e di Esther Athen Cohen a rimanere inseriti nel presente procedimento ed avere accesso agli atti esperiti, emessi, depositati successivamente al deposito telematico di detto provvedimento” mandava la decisione “alla cancelleria perché compia quanto necessario al fine di non mantenere più inserite nel procedimento le parti intervenute”.

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