Procura indaga per omicidio colposo. Fonti investigative: le bocchette non si sono azionate dal quinto al decimo piano
I sistemi antincendio nel palazzo di via Antonini a Milano, andato a fuoco ieri pomeriggio, non hanno funzionato correttamente in alcune parti dell’edificio. Lo si apprende da fonti investigative. Le bocchette antincendio si sono azionate correttamente fino al quinto piano del palazzo ma, da quanto si è appreso, non hanno funzionato dal quinto al decimo piano, per poi ritornare ad erogare acqua dal decimo al sedicesimo piano del palazzo alto una settantina di metri. Gli ultimi due piani, invece, sono disabitati. Nei garage si sono attivati gli sprikler, che hanno cercato di estinguere il fuoco, che ha carbonizzato diverse auto.
L’incendio del grattacielo ‘Torre dei Moro’ è divampato in un appartamento sul lato sinistro al 15esimo e ultimo piano dell’edificio e si è propagato per ‘l’effetto camino’. È quanto è emerso dai primi rilievi effettuati sul posto dai vigili del fuoco, dagli investigatori e dagli inquirenti. Questa mattina, inoltre, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, a capo del dipartimento della procura di Milano che si occupa della tutela dell’ambiente e del lavoro, si sta recando in via Antonini per effettuare un nuovo sopralluogo nel palazzo di 15 piani andato a fuoco nel pomeriggio. Anche ieri gli inquirenti si sono recati sul posto ma per loro è stato impossibile avvicinarsi. Oggi potranno visitare l’edificio, di cui è bruciato l’intero rivestimento esterno, lasciando a nudo la struttura. Nelle prossime ore la procura aprirà un fascicolo sulla vicenda per l’ipotesi di disastro colposo, anche se altre ipotesi sono al vaglio. Al momento le indagini sono ancora in una fase iniziale e una relazione sul perché l’incendio sia divampato arriverà sul tavolo dei magistrati solo nei prossimi giorni.
L’intero edificio è a rischio crolli perché il calore sprigionato dall’incendio potrebbe averne danneggiato la statica. Ieri, dopo che il fuoco è divampato diffondendosi rapidamente in tutto il palazzo, sono stati gli stessi inquilini, dopo aver avvisato i vigili del fuoco, a sincerarsi che tutte le persone presenti in casa lasciassero l’edificio. Nessuno è rimasto ferito e tutti sono usciti illesi. In tutto, sono stati una ventina i condomini visitati dal personale del 118 e tutti erano in buone condizioni. Al nono piano del palazzo abita anche il rapper Mahmood, ma al momento dell’incendio l’artista non era in casa.
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