Nel 2011 cadde dalla finestra di un albergo di Palma de Maiorca per sfuggire ad un tentativo di stupro

Oggi la Cassazione renderà pubblico il verdetto definitivo sul caso di Martina Rossi, la studentessa di 20 anni che nel 2011 cadde dalla finestra di un albergo di Palma de Maiorca per sfuggire ad un tentativo di stupro. Del reato sono a processo Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi con l’accusa di tentata violenza sessuale e condannati a 3 anni in appello. “La morte non si prescrive” sottolinea la madre di Martina. “Non stiamo parlando di una partita di pallone ma della morte di nostra figlia. Bisogna arrivare a dire al papà e alla mamma perché Martina non c’è più non trovare tecnicismi per arrivare alla prescrizione” ha sotto lineato il padre della ragazza. Di diverso avviso è Tiberio Baroni, legale di Albertoni: “Oggi chiederemo la prescrizione del reato per i nostri assistiti”, commenta prima di entrare nel palazzo di piazza Cavour sede della Corte di Cassazione: “Se non si considera il periodo Covid il reato è prescritto al 20 agosto mentre se si considera il covid il reato si prescriverebbe il 18 ottobre e quindi la competenza sarebbe della sessione ordinaria della Cassazione e non più di quella feriale”.

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