Un'indagine lampo condotta dagli agenti della polizia del X Distretto Lido
Spaccio di stupefacenti, sequestro di persona, estorsione e riduzione in schiavitù. Sono i reati che la Direzione distrettuale antimafia di Roma contesta a Francesco e Juan Carlos Spada, rampolli emergenti della storica famiglia insediatasi sul litorale romano e a Ostia in particolare. Un’indagine lampo condotta dagli agenti della polizia del X Distretto Lido, diretto da Antonino Mendolia, ha fatto emergere in capo ai due gravi responsabilità. Una ‘madre coraggio’, “stanca di vedere i propri figli tossicodipendenti utilizzati come schiavi dai venditori di morte”, sottolinea la questura, si è rivolta alla polizia e ha dato il via all’indagine che si è conclusa stanotte con l’arresto dei due fratelli e con il sequestro di un appartamento.
La donna, spiega la questura di Roma, ha chiamato gli investigatori del X distretto di Ostia perchè “non più in grado di sopportare la visione dei suoi figli sequestrati, torturati, seviziati e profondamente umiliati, anche con la diffusione di video sui social, dai loro aguzzini per qualche grammo di crack”. La giovane figlia era costretta a prostituirsi per colmare gli inarrivabili debiti contratti dai fratelli per pagare agli Spada la cocaina, mentre la madre per anni ha dovuto versare agli Spada una pigione per un garage occupato in via Forni a Ostia.
Raggi: Grazie a polizia e Dda
“Grazie a polizia di Stato e Dda per arresto di due esponenti del clan Spada a Ostia. Operazione possibile grazie alla denuncia di una ‘madre coraggio’ stanca di vedere i figli tossicodipendenti utilizzati come schiavi dagli spacciatori. #NonAbbassiamoLoSguardo”. Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.
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