I fatti accaduti ieri: la piccola era in osservazione al Regina Margherita
La bambina di origini afghane ricoverata da ieri sera all’ospedale Regina Margherita per lo shock subito durante un respingimento al confine è stata appena dimessa. Secondo l’ospedale sta meglio. Dal punto di vista fisico clinico non è stato rilevato alcun problema. Dopo l’evento post traumatico si è tranquillizzata: ha dormito e mangiato. Ora è affidata alle cure della madre
La piccola era stata riceoverata e tenuta in osservazione dopo essere rimasta coinvolta, insieme a ad un gruppo di migranti, ad un respingimento per mano della Gengarmerie sul Moginevro, al confine franco-italiano. La bambinaa, di 12 anni era stata portata sotto shock in ospedale ieri sera, al Regina Margherita di Torino, dopo i primi soccorsi della Croce Rossa con cui aveva smesso di parlare e risultava visibilmente spaventata.
“Premesso che non rilasceremo nessuna informazione sul quadro clinico o lesiva della privacy della bambina e della sua famiglia, possiamo solo affermare che ,se confermato, il peggioramento dello stato clinico di una bambina malata a seguito di maltrattamenti da parte della polizia francese è un atto gravissimo”. A parlare in una nota è Paolo Narcisi, presidente di Rainbow4Africa, che si occupa di assistere i migranti alla frontiera tra l’Italia e la Francia, fornendo anche aiuto medico. “Purtroppo le segnalazioni di maltrattamenti anche pesanti nei confronti dei migranti da parte della polizia francese ci sono da lungo tempo – spiega Narcisi – Nessun essere umano dovrebbe mai ricevere trattamenti che non rispettano i diritti umani e la sua dignità. Tanto meno in un paese civile, tanto meno contro i minori”.
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