L'1 marzo del 2020 il 15enne è rimasto ucciso da un carabiniere durante un tentativo di rapina

(LaPresse) A quasi un anno dalla morte di Ugo Russo il padre, Enzo, torna a chiedere ‘Verità e Giustizia’ per il figlio 15enne, rimasto ucciso da un carabiniere durante un tentativo di rapina l’1 marzo 2020. “È passato un anno e ancora non è stata depositata l’autopsia. C’è il corpo, c’è l’arma, c’è chi ha sparato, non si capisce perché non si procede”, dichiara Russo che aggiunge: “Noi abbiamo piena fiducia nella magistratura e vogliamo sapere, noi famiglia come una buona parte della città di Napoli, Ugo com’è morto, qual è stata la dinamica e quali sono le responsabilità. Con Enzo Russo, presente in piazza Carità anche Alfonso De Vito, del comitato “Verità e Giustizia per Ugo Russo” che ribadisce: “Vogliamo solo la verità. Capire se c’è stata un’esecuzione senza processo o meno. È assurdo che a distanza di un anno dalla vicenda ancora non si hanno i risultato dell’autopsia”.

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