Milano, 20 ott. (LaPresse) – “Nessuna Regione è a pieno regime nel riavvio degli screening, anche per ostacoli di carattere amministrativo, e molte non hanno neppure iniziato a recuperare gli esami non effettuati. Una situazione molto grave, perché i ritardi potrebbero determinare, nei prossimi mesi, casi di cancro scoperti in fase avanzata, con necessità di trattamenti più aggressivi e di maggiori risorse. Nei primi 5 mesi del 2020 infatti, a causa del Covid-19, sono stati eseguiti circa un milione e quattrocentomila esami di screening in meno rispetto allo stesso periodo del 2019". Così Giordano Beretta, presidente Aiom, Associazione italiana di oncologia medica, e vicepresidente Foce, nuova Confederazione degli oncologi, cardiologi e ematologi.

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