Roma, 28 lug. (LaPresse) – "Ai fini dell'accertamento delle responsabilità disciplinari derivanti dall'uso di mezzi di costrizione su persona in stato di custodia e dalla diffusione di una fotografia della persona in manette, la procura generale ha avviato indagini disciplinari. Le informazioni fornite dalla Procura della Repubblica di Roma circa le modalità con le quali è stato condotto l'interrogatorio consentono di escludere ogni forma di costrizione in quella sede". E' quanto si legge in una nota del procuratore generale di Roma Giovanni Salvi. "Gli indagati – spiega – sono stati presentati all'interrogatorio liberi nella persona, senza bende o manette; all'interrogatorio é stato presente un difensore; l'interrogatorio é stato condotto da due magistrati, è stato registrato e ne è stato redatto verbale integrale; Gli indagati sono stati avvertiti dei loro diritti". Le indagini proseguono "per accertare chi, per quali ragioni e per disposizione di quale autorità abbia bendato l'indagato e abbia ritenuto di tenere l'indagato in manette; si accetteranno anche eventuali responsabilità per omessa vigilanza".
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