Torino, 27 lug. (LaPresse) – Sono 48 le persone denunciate a seguito della manifestazione No Tav in Val Susa che, come confermato dalla Questura di Torino, non ha visto alcun momento di scontro diretto "corpo a corpo". I disordini, fanno sapere, sono da attribuire alla regia quasi esclusiva dei noti esponenti di alcuni centri sociali autogestiti di Torino.
Alcuni dimostranti hanno forzato un cancello di protezione usando persino flessibili e fiamme ossidriche ma nessun manifestante è riuscito ad avvicinarsi all'area del cantiere. La polizia ha disperso con lacrimogeni e idranti i ripetuti assalti dei facinorosi che hanno cercato più volte e in più punti di superare la recinzione difensiva del cantiere con ripetuti lanci di pietre petardi e oltre 40 bombe carta.
L'intera manifestazione, come spiegano dalla Questura, è stata gestita con pacatezza e rigore senza momenti di eccessiva criticità.
Il Prefetto di Torino Claudio Palomba, che ha seguito in prima persona tutte le delicate fasi della manifestazione, , ha voluto complimentarsi personalmente, dalla sala operativa della Questura, con tutti gli operatori impegnati nel difficile servizio.
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