Ci sono anche sei audio di Paolo Borsellino tra gli atti della Commissione Antimafia resi pubblici e fino a oggi top secret. Tra questi ce n’è uno in cui il giudice antimafia, ucciso nella strage di via d’Amelio il 19 luglio 1992, lancia l’allarme sicurezza sottolineando sarcasticamente come la burocrazia preveda la scorta solo al mattino: "Buona parte di noi non può essere accompagnata in ufficio di pomeriggio da macchine blindate, come avviene la mattina, perché il pomeriggio è disponibile solo una blindata, che evidentemente non può andare a raccogliere quattro colleghi. Pertanto io, sistematicamente, il pomeriggio mi reco in ufficio con la mia automobile e ritorno a casa alle 21 o alle 22. Magari con ciò riacquisto la mia libertà, però non capisco che senso abbia farmi perdere la libertà la mattina per essere poi, libero di essere ucciso la sera".

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