Il 77enne, avvocato civilista, avrebbe ucciso la donna sparandole al collo e poi si sarebbe tolto la vita con un colpo alla testa
Sono stati trovati uno accanto all'altro sul letto nel loro appartamento nel quartiere romano Tomba di Nerone. Questa la scena che vigili del fuoco, polizia e 118 si sono trovati davanti ai loro occhi nella tarda mattina di venerdì in via Santi Cosma e Damiano. Lui un avvocato civilista di 77 anni, lei 74 anni, morti entrambi per un colpo di arma da fuoco. Secondo le prime ipotesi si tratterebbe di un omicidio-suicidio. L'uomo infatti avrebbe ucciso la moglie sparandole al collo e poi si sarebbe tolto la vita con un colpo alla testa. Al momento del ritrovamento infatti l'arma, una calibro 38, era ancora ancora impugnata dal 77enne.
L'allarme è scattato dopo una telefonata alla polizia della sorella della donna, residente a Milano, allarmata perché non riusciva a mettersi in contatto con lei. Il movente del drammatico gesto ancora è da definire, anche se secondo le prime testimonianze raccolte nel vicinato i coniugi stavano attraversando un periodo difficile economicamente, tanto da non riuscire a pagare l'affitto dell'appartamento. Intanto presso il commissariato Flaminio si continuano ad ascoltare parenti e amici, compreso uno dei figli della coppia. Nella camera da letto è stato anche rinvenuto un biglietto di scuse per il gesto che si apprestava a compiere. Poche parole tra cui 'sono stanco' scritte e indirizzate ai figli prima di prendere la pistola e sparare alla moglie per poi uccidersi.
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