Si tratta di un nordafricano con precedenti, colpito da ordine di espulsione. Il rogo si è esteso dal piano terra in un edificio di tre piani

 

Due morti, ventuno persone intossicate, di cui 5 in modo grave. È questo al momento il bilancio di un incendio scoppiato nella sede della polizia locale in via Roma a Mirandola (Modena) per il quale è stato arrestato n uomo di origine nordafricana con l'accusa di aver incendiato gli uffici. Il rogo si è esteso dal piano terra in un edificio di tre piani. Sono in corso accertamenti sulle cause.

Il ragazzo, che annovera numerosi precedenti e che, da ultimo, è stato colpito da ordine di espulsione, è stato arrestato con le accuse di furto aggravato, danneggiamento a seguito di incendio e morte come conseguenza di altro delitto.  Alle 3 di stanotte, scrivono i militari, il giovane si è introdotto all'interno del comando della municipale e dopo essersi impossessato di un giubbotto antiproiettile, di un telefono cellulare di servizio, di tre berretti di ordinanza e di qualche suppellettile, ha incendiato alcuni arredi. Dopo essersi dato alla fuga, è stato individuato e bloccato dai militari a circa 100 metri dalla sede.

Nel frattempo le fiamme, che si erano propagate per tutti gli ambienti, hanno prodotto coltre di fumo che ha saturato i nove appartamenti al primo e al secondo della palazzina, causando la morte per asfissia di un'anziana di origine italiana e della sua badante ucraina. Il marito della donna è rimasto intossicato in modo gravissima mentre altre 18 persone sono state intossicate in forma meno acuta e sono state tutte evacuate e trasferite all'ospedale di Mirandola. 

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