Il legale: "Il mio assistito ha problemi di salute e ha quasi 88 anni. Riteniamo legittimo quantomeno provarci"
Emilio Fede "è intenzionato a chiedere la grazia al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella" dopo la conferma della Cassazione alla condanna a 4 anni e 7 mesi di reclusione con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione nel processo Ruby bis. Lo fa sapere il suo legale Salvatore Pino, spiegando che "l'idea ha senso, ci stiamo riflettendo". "Il mio assistito – ha commentato – ha problemi di salute e ha quasi 88 anni. Riteniamo legittimo quantomeno chiederla".
Se accolta, la richiesta di grazia estinguerà la pena. "Non vi sono limitazioni tecniche per presentare domanda – ha aggiunto – tempo di sbrigare le formalità pratiche e verrà inviata alla presidenza della Repubblica".
La scorsa settimana Fede ha ottenuto dalla Procura generale di Milano la sospensione dell'ordine di carcerazione in attesa che il magistrato di sorveglianza disponga i domiciliari (misura alternativa che a Fede può essere concessa perché ha oltre 70 anni e il reato per cui è stato condannato non è ostativo). Se li otterrà, Fede dovrà scontare almeno sei mesi prima che la parte rimanente della pena arrivi a 4 anni, quando poi potrà chiedere l'affidamento in prova.
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