La decisione della sindaca dopo il caos degli ultimi giorni: tre stazioni della metro chiuse nel centro della Capitale
Atac ha rescisso il contratto con il fornitore della manutenzione degli impianti nelle stazioni della metropolitana. Lo ha annunciato su Twitter Virginia Raggi definendolo un "atto dovuto, necessario" dal momento che le ragioni sono "gravi e inconfutabili". "Chi è responsabile – ha chiarito la sindaca – deve pagare. Continueremo a vigilare l'iter passo dopo passo". Atac in una nota ha aggiunto che "verso la controparte si valutano altre azioni, anche di natura risarcitoria".
Da giorni infatti le centralissime stazioni della linea A della metropolitana della Capitale sono chiuse. Alla stazione di Repubblica, chiusa ormai da ottobre, si sono aggiunte quella di Barberini e Spagna, mentre a Flaminio è stato interrotto il servizio delle scale mobili. A causa dell'inconveniente, è stato rinforzato il servizio navette messo in campo da Atac: la flotta è composta da vetture dedicate con frequenza di 5 minuti. Questo il percorso programmato: Direzione Flaminio: Termini-viale Luigi Einaudi-piazza della Repubblica-via Nazionale-Traforo-via del Tritone-piazza Barberini-via Veneto-Porta Pinciana-Villa Borghese-piazzale Flaminio Da Flaminio: Piazzale Flaminio-Villa Borghese-porta Pinciana-via Veneto-piazza Barberini-via Veneto-via Vittorio Emanuele Orlando-piazza della Repubblica-via delle Terme di Diocleziano-Termini.
"Atac è impegnata su diversi fronti per ridurre al massimo i tempi di chiusura delle tre stazioni centrali della Metro A. L'azienda sta lavorando per riaprire la stazione Spagna, la cui chiusura è stata determinata dalla decisione del responsabile degli impianti, intervenuta dopo il sequestro disposto dalla magistratura degli impianti di Barberini, di fermare le scale mobili presenti che sono della stessa tipologia di Barberini. Anche la chiusura della stazione Spagna è stata determinata dalla circostanza che nelle stazioni non ci sono scale fisse". È quanto scrive Atac in una nota. "L'azienda infine ha preso atto che alcuni tecnici responsabili degli impianti di traslazione hanno rimesso l'incarico – aggiunge – A tal proposito Atac ricorda che la decisione di rimettere l'incarico, a norma di legge, non avrà effetto prima di 90 giorni, durante i quali verranno trovate tutte le opportune soluzioni"
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