Roma, 8 mar. (LaPresse) – "Non so dirvi per quale ragione la predetta relazione preliminare non fu messa a disposizione delle altre parti fin dall'inizio delle operazioni". È quanto spiegati dal medico legale Dino Tancredi sentito il 6 marzo come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta sui depistaggi nel caso Cucchi.

Secondo quanto emerso, la prima consulenza, chiesta nel 2009 subito dopo la morte di Cucchi, era stata anticipata il 30 ottobre ai vertici dei carabinieri di Roma con una relazione preliminare segreta. Era una relazione "tenuta segreta alle parti", ha detto Musarò.

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