Si è nascosto per 14 anni. Era il secondo latitante più pericoloso d'Italia dopo Matteo Messina Denaro

Il boss della camorra Marco Di Lauro, classe 1980, è stato arrestato. Era latitante dal 2004 e nell'elenco del Viminale tra i più pericolosi, secondo solo a Matteo Messina Denaro. È ricercato per associazione di tipo mafioso e altro e nel 2006 sono state diramate le ricerche in campo internazionale. Si nascondeva in un appartamento anonimo, in via Emilio Scaglione, nel quartiere Chiaiano, alla periferia di Napoli.

Di Lauro è il quarto figlio del boss Paolo, alias 'Ciruzzo o'milionario', storico capo del clan Di Lauro di Secondigliano. Su di lui pende, tra l'altro, una condanna all'ergastolo per omicidio perché ritenuto il mandante dell'assassinio del giovane innocente Attilio Romanò, ucciso per errore nel gennaio del 2005 durante la cosiddetta prima faida di Scampia. Era latitante dal 7 dicembre 2004 quando era scampato al maxi blitz, divenuto noto come 'la notte delle manette', nel quale vennero arrestate oltre 50 persone. Da allora era diventato un fantasma che, da ricercato, continuava a gestire le sorti di quel pezzo di camorra. 

"Non era armato e non ha opposto resistenza", ha spiegato il questore di Napoli Antonio De Jesu. "Su queste indagini si stanno spendendo polizia e carabinieri con attività tecniche e investigative coordinate dalla procura. Siamo contenti e siamo soddisfatti".

Soddisfatto il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Catturato il superlatitante di Camorra Marco Di Lauro, grazie a un'operazione congiunta di polizia e carabinieri. Complimenti alle forze dell'ordine, che dopo l'arresto di un terrorista algerino dell'Isis mettono a segno un'altra operazione importantissima. Nessuna tregua ai criminali". 

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