LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di venerdì 22 febbraio 2019

Chiesa e pedofilia – Nel giorno in cui la Chiesa cattolica comincia la sua discesa alle radici della pedofilia e delle colpe di cui molti esponenti del clero si sono macchiati nei confronti di bambini e bambine, il Papa consegna ai 190 vescovi e alti esponenti di ordini religiosi e confraternite riuniti a convegno per quattro giorni, una sorta di "vademecum" in 21 punti che sembra preludere a una serie di misure concrete e alle risposte che le organizzazioni delle vittime hanno chiesto a gran voce in questi giorni. Al ventesimo suggerimento si legge: "Deliberare che i sacerdoti e i vescovi colpevoli di abuso sessuale su minori abbandonino il ministero pubblico" e il preludio a decisioni drastiche come quella che ha colpito il cardinale McCarrick? Probabilmente sì. Come sembra a portata di mano qualcosa di simile all'obbligo di querela dove si parla di collaborazione con le autorità civili. Si suggerisce anche (spunto della conferenza dei vescovi americani) di istituire un organismo di facile accesso per le vittime che vogliano denunciare eventuali delitti, che sia autonomo anche rispetto alla chiesa locale e che sia composto da esperti. E l'arcivescovo Scicluna (un po' il deus ex machina del convegno) ritiene che le vittime debbano avere un ruolo più forte di quanto accade adesso e debbano essere messe al corrente delle risultanze delle indagini. Insomma, la Chiesa, questa volta sembra provare davvero a scrollarsi di dosso decenni di incrostazioni e colpevoli silenzi per ascoltare finalmente, come ha detto Francesco "il grido dei piccoli che chiedono giustizia".

Elezioni in Sardegna – Si chiude oggi la campagna elettorale per le elezioni regionali in Sardegna. Le previsioni dicono che sarà uno scontro all'ultimo voto tra centrodestra e centrosinistra con il M5S che rischia un altro tracollo paragonabile a quello dell'altra settimana in Abruzzo. Il centrodestra candida il sardista Christian Solinas vicino alla Lega, il centrosinistra gli contrappone la candidatura del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, una candidatura forte perché Zedda (indipendente) è considerato un bravo amministratore ed è portatore di un progetto solido per l'isola. Il M5S schiera il bibliotecario Francesco Desogus. Oggi Di Maio va ad aiutarlo per la chiusura della campagna elettorale ma si sa che nel movimento la candidatura di Desogus non è stata molto apprezzata e la leader sarda Emanuela Corda è stata criticata per averlo scelto. Nelle ultime elezioni regionali  (2014) vinse il centrosinistra guidato da Francesco Pigliaru (42,45%) che sconfisse Ugo Cappellacci (centrodestra, 39,6%). Lega e M5S non c'erano. Il 4 marzo scorso il mondo si era già capovolto e, in Sardegna, l'M5S raggiunse il 42% con un largo vantaggio sul centrodestra (31%, con Forza Italia al 14,8%, Lega al 10,8% e Fdi al 4%). Il centrosinistra era crollato al 17,7% con un disastroso Pd al 14,8%. Dalle urne potrebbe uscire uno scenario simile a quello abruzzese con un'altra pesante sberla per il M5S e una forte crescita della Lega. Tutt'altro che decisa, però, la battaglia per la poltrona di governatore.

Fitch ci dà il rating – Oggi a New York (nella serata italiana) l'agenzia di rating Fitch darà il suo "voto" al nostro debito pubblico. L'ultima volta, nello scorso mese di agosto, venne confermato un BBB ma con outlook negativo, vale a dire un giudizio medio-basso per una qualità del debito appena un gradino più in su del livello in cui gli esperti sconsigliano l'acquisto a meno di aver voglia di gettarsi in rischiosissime avventure speculative. Secondo le previsioni, Fitch potrebbe decidere di lasciare le cose come stanno confermando il rating di agosto, oppure cambiare la terminologia passando da "outlook" a "watch" negativo in sostanza, da una "previsione" a una "constatazione" di negatività. Terza ipotesi (molto deprecabile) è il taglio di un grado (da BBB a BBB-) questa volta con outlook stabile. Va anche tenuto conto che proprio Fitch ha da poco "downgradato" drasticamente le previsioni sulla crescita del nostro Pil 2019 da 1,2% a 0,3%. Le agenzie di rating sono spesso una iattura, ma fanno parte del panorama, o meglio della società capitalista in cui siamo immersi.

Studenti in sciopero – Tornano in piazza gli studenti delle scuole superiori. A Roma è prevista una manifestazione nazionale che marcerà fin sotto le finestre del ministro della Pubblica Istruzione, Marco Bussetti, in viale Trastevere, ma in altre 50 città si svolgeranno cortei di protesta. Nel mirino c'è la riforma dell'esame di maturità con la seconda prova mista (matematica-fisica, latino-greco ecc.) e la cancellazione della terza prova e della tesina. Secondo il movimento degli studenti un cambiamento così importante a anno scolastico in corso è troppo difficile da gestire e rischia di complicare pesantemente la loro maturità. In effetti in tanti anni di scuola, nessuno ha mai fatto una prova doppia e, per quanto sia stato detto che non si tratterà della somma di due prove molto difficili, è certo che per i maturandi, si tratterebbe di una situazione abbastanza pesante e densa di incognite. Ma i ragazzi delle scuole protestano anche per i tagli (4 miliardi, dicono) al budget della scuola e accusano il "governo del cambiamento" di aver fatto come e peggio dei governi precedenti.

Formigoni in carcere – Potrebbe costituirsi già oggi o aspettare il provvedimento esecutivo della Procura generale di Milano. Ma questa volta, per Roberto Formigoni, 71 anni, democristiano passato a Forza Italia, parlamentare di lungo corso e governatore della Lombardia dal 1995 al 2005, non c'è più nulla da fare. La Corte di Cassazione gli ha ridotto la condanna d'appello da 7 anni e mezzo a 5 anni e 10 mesi (considerando alcune prescrizioni), ma quello che è rimasto è sufficiente per mandarlo in prigione. Formigoni, dunque, è stato considerato colpevole a titolo definitivo per una gigantesca corruzione da oltre 60 milioni di euro di cui almeno sei sarebbero finiti nelle sue tasche. Una corruzione in cambio di enormi favori alle industrie sanitarie del gruppo Maugeri a cui, secondo la sentenza, Formigoni "era completamente asservito". Sullo sfondo le incredibili storie di yacht, champagne, vacanze da sogno, immobili principesche passati nelle mani dell'ascetico "Celeste", un uomo che sembrava aver rinunciato alla soddisfazione dei piaceri terreni (aveva fatto anche il voto di castità) ma è rimasto invischiato in una vicenda in cui i soldi decidevano tutto.

Sorteggi di Europa League – Fuori la Lazio, avanti Napoli (2-0 allo Zurigo) e l'Inter (4-0) al Rapid Vienna. Oggi a Nyon, in Svizzera, si svolgono i sorteggi per gli ottavi di finale di Europa League. Sono arrivate fin qui: Siviglia, Napoli, Inter, Salisburgo, Eintracht Francoforte, Villareal, Dinamo Zagabria, Zenit San Pietroburgo, Valencia, Arsenal, Slavia Praga, Bayer Leverkusen Benfica, Rennes, Chelsea, Dinamo Kiev. Tutte forti o molto forti. C'è poco da scegliere e c'è da sperare che non ci sia lo scontro diretto tra Napoli e Inter. E questa sera, a Milano, con Milan-Empoli, comincia la 25esima giornata del campionato di serie A. Il Milan è quinto con 42 punti, l'Empoli 17esimo con esattamente la metà. Probabili formazioni: Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Bakayoko, Kessiè, Paquetà; Castillejo, Calhanoglu, Piatek. Empoli (3-5-2): Dragowski; Veseli, Silvestre, Dell’Orco; Bennacer, Krunic, Acquah, Di Lorenzo, Pasqual; Farias, Caputo.. Arbitra Giacomelli.

 

 

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