I nomi più utilizzati in Italia saranno Sofia, Aurora, Leonardo, Alessandro e Lorenzo
Il primo giorno del 2019, secondo le stime del'Unicef, nel mondo si conta la nascita di 395.072 bambini. Di questi, un quarto solo in Asia meridionale, in Italia 1.335. Sydney dà il benvenuto a circa 168 bambini, Tokyo a 310, Pechino a 605, Madrid a 166, Roma a 89 e New York a 317. Le isole Fiji, nel Pacifico, molto probabilmente hanno accolto il primo bambino nato nel 2019, gli Stati Uniti l'ultimo. A livello mondiale, oltre la metà di queste nascite dovrebbe avvenire in 8 Paesi: in India 69.944; in Cina 44.940; in Nigeria 25.685; in Pakistan 15.112; in Indonesia 13.256; negli Stati Uniti 11.086; nella Repubblica democratica del Congo 10.053; in Bangladesh 8.428.
Le famiglie daranno il benvenuto a moltissimi Alexander e Ayesha, Zixuan e Zainab. I nomi più utilizzati in Italia saranno Sofia, Aurora, Leonardo, Alessandro e Lorenzo. Ma in diversi Paesi molti bambini non riceveranno nemmeno un nome, perchè non supereranno il primo giorno di vita. Nel 2017, circa 1 milione di bambini sono morti il giorno in cui sono nati, 2,5 milioni nel loro primo mese di vita. La maggior parte è morta per cause prevenibili, come nascita prematura, complicanze durante il parto e infezioni come sepsi e polmonite. Mentre un bambino nato in Italia nel 2019 vivrà probabilmente fino al 2103 – la prospettiva di vita più lunga al mondo con Spagna, Giappone e Svizzera -, un bambino nato in Sierra Leone potrebbe vivere fino al 2072.
"In questo inizio d'anno, impegniamoci a realizzare tutti i diritti di ogni bambino, a partire dal diritto alla sopravvivenza – l'appello di Francesco Samengo, presidente dell'Unicef Italia -. Se facciamo degli investimenti per formare e dotare gli operatori sanitari locali di attrezzature, in modo che ogni neonato nasca in mani sicure, possiamo salvare milioni di bambini". Il 2019 segna il 30esimo anniversario dell'adozione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificandola i governi si sono impegnati, fra le altre cose, a prendere delle misure per salvare ogni bambino, fornendo assistenza sanitaria di buona qualità. Nei tre decenni passati il mondo ha assistito a notevoli progressi per la sopravvivenza infantile, il numero di bambini nel mondo che sono morti prima di compiere cinque anni è più che dimezzato. Ma i progressi sono stati più lenti per i neonati: i bambini che muoiono nel primo mese costituiscono il 47% di tutte le morti dei bambini sotto i cinque anni.
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