Il messaggio del rapper poco prima del concerto a poche ore dalla tragedia di Corinaldo: "Per cambiare dobbiamo partire da noi stessi, agendo"

A poche ore dai fatti della discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona, accaduti nella notte tra venerdì e sabato, in cui sono morte 6 persone, il rapper Emis Killa è salito sul palco, domenica sera, a Milano, portando avanti il suo tour. In un post su Instagram il rapper ha spiegato la sua scelta: "Rimandare concerti o eventi non servirà a nulla (purtroppo) – sostiene – e tutta la solidarietà via social del mondo non potrà cambiare niente, né alleviare la sofferenza a chi ha subito un trauma a causa di questo orrore. Per cambiare dobbiamo partire da noi stessi, agendo, e penso che il compito di diffondere un giusto messaggio spetti anche a noi artisti, forse soprattutto a noi, che abbiamo influenza sui giovani".

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Come si può percepire da queste due foto, questo post era stato precedentemente programmato per essere un annuncio festoso. Vista la recente tragedia però, penso sia giusto ridimensionarne il contenuto e dirvi cosa mi passa per la testa in questo momento. Sono addolorato per quanto accaduto a Corinaldo, perché prima ancora di essere un artista sono: amico, fratello, fidanzato, figlio e padre di qualcuno, e pensare che questo dramma poteva coinvolgere chiunque tra i miei cari mi fa rabbrividire. Ieri è stato un giorno di lutto per la musica, uno di quei giorni che speri non si ripetano mai più. Questa storia dello spray al peperoncino ai concerti va avanti da anni, ed è assurdo che si debba arrivare fino a questo punto perché tutti se ne preoccupino e ne parlino. È ora che si prendano seri provvedimenti a riguardo. Premesso questo, la data di stasera a Milano è sold out e si farà, come il resto del tour, poiché non trovo giusto che le ingiustizie causate da terzi rovinino il benessere e lo spirito positivo di tutti coloro che credono nella musica e del potere che quest'ultima esercita sulle persone. Non voglio che il male l'abbia vinta sul bene, e non voglio che i miei fan si chiudano in casa per la paura. Rimandare concerti o eventi non servirà a nulla (purtroppo), e tutta la solidarietà via social del mondo non potrà cambiare niente, né alleviare la sofferenza a chi ha subito un trauma a causa di questo orrore. Per cambiare dobbiamo partire da noi stessi, agendo, e penso che il compito di diffondere un giusto messaggio spetti anche a noi artisti, forse soprattutto a noi, che abbiamo influenza sui giovani. Come essere umano sento il DOVERE di andare sul palco in un momento così buio ad esercitare il bene. Detto ciò, chiedo a tutti coloro che saranno presenti stasera di munirsi di tutto il buonsenso del mondo, e a tutti gli addetti ai lavori del mio tour di prevenire in ogni modo qualsiasi tipo di incidente, a partire da controlli adeguati all'ingresso, alla gestione delle strutture per quanto riguarda capienza e manutenzione del locale. Smettiamola di nasconderci. Non dobbiamo scappare dal mondo, ma impegnarci per rendere il mondo un posto migliore. A stasera ❤️

Un post condiviso da Fashion Killa (@emis_killa) in data:

Un altro artista del rap, Gemitaiz, invece, "nel rispetto delle vittime della tragedia" avvenuta alla Lanterna Azzurra di Corinaldo con Magellano Concerti, il Vox di Nonantola, Tanta Roba Label aveva deciso di comune accordo di rimandare a data da destinarsi il concerto dello stesso Gemitaiz,che era previsto per ieri sabato 8 dicembre, al Vox di Nonantola (Modena).

"Sono addolorato per quanto accaduto a Corinaldo- ha detto Emis Killa che non ha cancellato le sue date a ridosso della tragedia nell'anconetano – perché prima ancora di essere un artista sono: amico, fratello, fidanzato, figlio e padre di qualcuno, e pensare che questo dramma poteva coinvolgere chiunque tra i miei cari mi fa rabbrividire. Ieri è stato un giorno di lutto per la musica, uno di quei giorni che speri on si ripetano mai più. Questa storia dello spray al peperoncino ai concerti va avanti da anni, ed è assurdo che si debba arrivare fino a questo punto perché tutti se ne preoccupino e ne parlino".

E poi Emis Killa spiega: "E' ora che si prendano seri provvedimenti a riguardo. Premesso questo, la data di stasera a Milano è sold out e si farà, come il resto del tour, poiché non trovo giusto che le ingiustizie causate da terzi rovinino il benessere e lo spirito positivo di tutti coloro che credono nella musica e nel potere che quest'ultima esercita sulle persone. Non voglio che il male l'abbia vinta sul bene, e non voglio che i miei fan si chiudano in casa per la paura".

E ancora ha scritto: "Come essere umano sento il DOVERE di andare sul palco in un momento così buio ad esercitare il bene".

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