Foto esclusive pubblicate da L'Espresso mostrano lo stato del viadotto: furono inviate al Mit ma ignorate

L'Espresso pubblica in esclusiva le immagini di Ponte Morandi prima del crollo, con travi rotte e cavi ridotti del 75 per cento, riprese da società Autostrade tra il 2011 e il 2016 che già allora rivelavano il rischio di cedimenti della struttura. Messe a disposizione del ministero delle Infrastrutture dieci mesi fa, sono state ignorate.

"L'anima del ponte Morandi di Genova – si legge in una nota – alle 11.35 di un mese fa, a un minuto dal crollo del 14 agosto, è già da anni un ammasso di ruggine e corrosione. Lo dimostrano le fotografie che L'Espresso ha trovato e che qui pubblichiamo in esclusiva: possiamo finalmente guardare dentro il viadotto prima del disastro. Eccolo come appare sotto la copertura di cemento dove alcuni dei cavi dei tiranti esaminati erano addirittura liberi di muoversi, con perdita della loro capacità di carico tra il 50 e il 75 per cento. Ma fino a quella mattina le travi di sostegno del piano autostradale stanno perfino peggio degli stralli, le famose strutture diagonali di calcestruzzo e acciaio inventate da Riccardo Morandi alle quali ogni anno era appesa la vita di milioni di persone. Un'ispezione dell'agosto 2011 ripetuta con gli stessi risultati nel maggio 2013, senza però nessun intervento riparatore, conferma che la situazione tra la pila 9 crollata e la 10 ora pericolante è già allora spaventosa: tutti i ferri in vista, viene scritto sette anni fa e ripetuto due anni dopo, 'sono risultati deformabili anche solo facendo leva con uno scalpello: si può quindi ritenere che non presentino più la tensione prevista e quindi siano da ritenere non efficaci'". 

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