Cinque colpi contro l'abitazione di Ario Gervasutti, tre hanno raggiunto la camera da letto dei figli. Salvini e Zaia: "Solidarietà e impegno per individuare responsabili"
Un'altra intimidazione a un cronista. Nella notte, cinque colpi di pistola sono stati esplosi contro la casa del caporedattore centrale de 'Il Gazzettino', Ario Gervasutti. È successo a Padova, in zona Chiesanuova. Cinque spari, uno dopo l'altro, intorno alle due. Il giornalista, dopo aver messo al sicuro la famiglia, ha chiamato i carabinieri. Al via poco dopo i rilievi della Scientifica. Tre i proiettili trovati dentro l'abitazione, nella camera che dà sulla strada. Altri due colpi hanno raggiunto il muro esterno. Indagini a tutto campo, è caccia ai responsabili.
"Sono sconvolto – è il racconto di Gervasutti al sito de 'Il Gazzettino' – mia moglie e i miei due figli erano in casa, tre colpi hanno raggiunto la camera da letto dove dormivano i ragazzi. Al momento non ho idea di chi sia stato: non ho ricevuto minacce, ma non escludo che l'episodio possa essere legato alla mia attività professionale".
Impegno a fare chiarezza sull'accaduto è stato espresso dal vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Voglio esprimere la mia vicinanza al collega giornalista de 'Il Gazzettino' – ha detto da Mosca – contro la cui casa sono stati esplosi cinque colpi di pistola stanotte. Se qualche cretino pensa di intimidire qualcuno, soprattutto della libera stampa, in questa maniera, ha nel ministro dell'Interno il suo nemico numero uno". "Un abbraccio al giornalista Ario Gervasutti, tutta la mia solidarietà e l'impegno ad individuare i vigliacchi responsabili dell'infame gesto", ha poi scritto sui social.
Dal canto suo, la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha espresso "solidarietà e ferma condanna per il gravissimo atto intimidatorio" ai danni di Gervasutti e della sua famiglia. Nel manifestare la sua vicinanza e quella del Senato, Casellati ha auspicato che "si possa fare quanto prima piena luce su questo preoccupante episodio".
Ancora, un messaggio di solidarietà al giornalista è arrivato dal governatore del Veneto, Luca Zaia. "È un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni e idee", ha commentato il presidente leghista. E Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha sottolineato: "Ario Gervasutti non è uomo che si lasci intimidire e la sua vita professionale, l'impegno di giornalista, lo testimoniano. Ciò non di meno, nessuno può sottovalutare quanto accaduto e la gravità dell'attentato di questa notte".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata