Spiava le indagini di magistratura e polizia: avrebbe corrotto poliziotti creando una rete di spionaggio. Indagato anche Renato Schifani
Accuse pesanti, tra cui associazione per delinquere finalizzata a compiere reati contro la pubblica amministrazione, quali la corruzione e la rivelazione di segreti d'ufficio. Per questo è finito agli arresti domiciliari Antonio Calogero Montante, imprenditore nisseno, ex presidente di Sicindustria, attualmente presidente della Camera di commercio di Caltanissetta e presidente di Retimpresa Servizi srl di Confindustria nazionale.
Un simbolo dell'antimafia e della legalità nell'associazione degli imprenditori, sospettato di aver avuto 'relazioni pericolose' con boss di Cosa Nostra, che avrebbe poi cercato di insabbiare con dossier contro i suoi detrattori. Per farlo si sarebbe avvalso dell'aiuto di uomini delle forze dell'ordine, e in seguito all'operazione della Squadra mobile di Caltanissetta, coordinata dalla Procura, ai domiciliari sono finiti in altri cinque. Giuseppe D'Agata, colonnello dei carabinieri; Marco De Angelis, sostituto commissario della polizia di Stato; Diego Di Simone Perricone, ex appartenente alla polizia e attualmente security manager di Confindustria nazionale; Ettore Orfanello, maggiore della guardia di finanza; Massimo Michele Romano, imprenditore. Sospeso per un anno Salvatore Graceffa, vice sovrintendente della polizia.
In tutto sono 22 gli indagati nell'inchiesta. Tra questi l'ex presidente di Palazzo Madama e senatore di Forza Italia Renato Schifani, Arturo Esposito, ex direttore del servizio segreto civile Aisi, e l'attuale capo reparto Andrea Cavacece, l'ex dirigente della prima divisione del Servizio centrale operativo della polizia Andrea Grassi.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata