Gli interrogatori di garanzia alle quattro persone arrestate per l'aggressione nel locale alla Romanina
Negano le accuse i quattro arrestati per il raid del giorno di Pasqua nel bar alla periferia sud est di Roma. Durante gli interrogatori di garanzia davanti alla gip Clementina Forleo, Antonio Casamonica dice di non aver aggredito la donna invalida, al contrario, avrebbe cercato di "difenderla" dall'ira del cugino Alfredo Di Silvio mentre la prendeva a cinghiate. Di Silvio da parte sua si "scusa con la giustizia": "Ero ubriaco e sotto effetto di droga e non ho capito più nulla di quello che stava succedendo". Il fratello, Vincenzo, afferma di aver aggredito il barista per "difendere" Alfredo. Da ultimo Enrico Di Silvio, nonno settantenne degli altri due, ammette di aver provato a convincere i titolari del bar a non sporgere denuncia, ma "solo in modo bonario e senza alcuna minaccia".
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