Iniziative in oltre 190 paesi del mondo per la 48esima edizione della manifestazione ambientalista delle Nazioni Unite

C'è un pianeta da salvare, il nostro. Dall'inquinamento, dai combustibili fossili, dalla plastica. E tutti possiamo fare qualcosa, oggi, nel giorno in cui si celebra la Terra e se ne propone la salvaguardia. Il 22 aprile è l'Earth day, la giornata della Terra voluta dalle Nazioni Unite, e un miliardo di persone in oltre 190 paesi del mondo è coinvolto nella più grande manifestazione ambientale del pianeta.

In Italia l'evento si celebra nel Villaggio per la Terra, a Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio, a Roma, con cinque giornate – dal 21 al 25 aprile – di iniziative organizzate da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari. Un momento importante di riflessione sulla possibilità di puntare sul riciclo e sulle risorse rinnovabili, perchè, come denuncia l'Unicef, ogni giorno nel mondo oltre 700 bambini muoiono per l'acqua inquinata.

Un cambiamento possibile, in cui crede lo stesso premier Paolo Gentiloni: "Oggi – ha scritto su Twitter – in tutto il mondo con EarthDay la campagna contro la plastica. 90% dei 300 milioni di tonnellate/anno di contenitori finisce nell'ambiente. Le alternative ci sono". Non senza l'impegno di tutti, come ricorda l'ex ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina: "Dobbiamo tutti contribuire a raggiungere gli obiettivi sostenibili fissati nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite. La sfida che abbiamo davanti è epocale, perché riguarda innanzitutto il modello economico e sociale. L'inquinamento, il cambiamento climatico connesso, non sono fenomeni naturali. Sono il prezzo dell'economia della crescita a tutti i costi".

Nato il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, l'Earth Day fu discusso per la prima volta nel 1962 da un'idea del senatore statunitense Gaylord Nelson e divenne presto un tema importante anche per Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali.

Nel '70 la svolta: 20milioni di americani si mobilitarono contro l'inquinamento dei combustibili fossili dopo il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara sotto lo slogan "Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile". Dopo 48 anni, la manifestazione ha contagiato un miliardo di persone che crede nella possibilità di una svolta green. Per se stesse e per i loro figli.

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