Assolti Scaglia e Mazzitelli
Dieci anni e sei mesi di carcere. È la condanna per Gennaro Mokbel, nel processo di appello a Roma, sulla presunta operazione di maxiriciclaggio da 2 miliardi di euro che avrebbe coinvolto gli ex vertici dirigenziali di Fastweb e Telecom Italia Sparkle. La procura generale aveva chiesto per l'imprenditore 13 anni, due anni in meno rispetto a quanto deciso in primo grado perché alcuni reati sono andati in prescrizione.
Conferma dell'assoluzione per Silvio Scaglia (fondatore di Fastweb), Stefano Mazzitelli (già amministratore delegato di Telecom Italia Sparkle) e altri cinque top manager. Pene ridotte per buona parte degli altri imputati. Si è concluso così il processo di appello, a Roma, sulla presunta operazione di maxiriciclaggio da 2 miliardi di euro che avrebbe coinvolto gli ex vertici dirigenziali di Fastweb e Telecom Italia Sparkle. La procura generale aveva chiesto sette anni di reclusione per Scaglia e Stefano Mazzitelli. La decisione è arrivata dopo cinque ore di camera di consiglio.
Pietro Giordano e Vincenzo Saveriano, lo scorso 9 novembre, avevano chiesto anche la condanna degli altri top manager come Antonio Catanzariti (sei anni), Massimo Comito (sette anni), Roberto Contin (sei anni), Manlio Denaro (sette anni) e Mario Rossetti (sette anni) coinvolti nella vicenda. Scaglia era accusato di associazione a delinquere transnazionale pluriaggravata e dichiarazione fiscale infedele. Per tutti gli altri imputati le accuse andavano, a seconda delle posizioni, dall'associazione a delinquere e riciclaggio transnazionale, alla corruzione. I sette top manager erano stati tutti assolti, in primo grado, nel 2013.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata