La giornalista e l'operatore Hrovatin furono uccisi nel '94 a Mogadiscio
La procura di Roma ha depositato la richiesta di archiviazione sull'inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi. Secondo i magistrati di piazzale Clodio, non è stato possibile risalire al movente e agli autori dell'omicidio della giornalista del Tg3 e dell'operatore Miran Hrovatin avvenuto nel marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia. Inoltre, secondo la procura, non ci sono prove che dimostrino i presunti depistaggi sulle indagini. La decisione finale, sul fascicolo coordinato dalla pm Elisabetta Ceniccola, spetta ora al gip.
"Delusione e amarezza. Queste sono le mie prime reazioni davanti alla notizia della richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma, battuta poco fa dalle agenzie, in merito all'uccisione della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin avvenuta 23 anni fa a Mogadiscio", ha dichiarato Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.
"Dopo la sentenza della Corte di Appello di Perugia – ha proseguito – a mio modo di vedere c'erano, e ci sono, tutte le condizioni per dare nuovo impulso alle indagini per cercare di trovare le prove di quella che tutti sappiamo essere la verità. Ilaria e Miran furono uccisi perché avevano scoperto responsabilità di faccendieri, affaristi, pezzi deviati dello Stato all'ombra della cooperazione internazionale e traffici di rifiuti e di armi con relativi depistaggi. Per questo la richiesta della Procura di Roma lascia amareggiati e delusi".
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