Valgono in totale 9 milioni di euro i beni confiscati dalla Guardia di Finanza di Roma ad Angelo Balducci, ex provveditore alle opere pubbliche del Lazio e presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici. Dalle indagini delle Fiamme Gialle è emerso che imprese appaltatrici facevano pervenire flussi di denaro a una società cinematografica che produceva film in cui recitava il figlio del manager. Le stesse imprese edili avevano anche finanziato l'acquisto o la ristrutturazione di numerosi immobili di pregio a favore della famiglia Balducci. In totale sono stati messi i sigilli a 27 unità immobiliari, 2 automobili, una moto, oltre a quote societarie e conti bancari anche nel Lussemburgo.
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