Il fenomeno si è verificato a quota 2700 metri. Le persone sono state colpite da scorie di materiale lavico
Sull'Etna, a quota 2700 metri, si è verificata 'un'esplosione freatica', determinata dal contatto tra la lava incandescente e la neve. Il fenomeno ha provocato il lancio di scorie che hanno ferito alcune persone, 4 o 5, in modo lieve, come spiega il commissario Luca Ferlito del Corpo forestale della regione siciliana.
La sera del 14 marzo l'attività stromboliana dell'Etna al nuovo cratere di sud-est è iniziata e ieri mattina si è gradualmente intensificata, generando una colata lavica. Il fenomeno, che è stato accompagnato da un aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico, è costantemente monitorato dall'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
C'è anche una giornalista scientifica della Bbc tra le persone ferite in modo lieve dall'esplosione. "Diversi turisti e la troupe della Bbc sono rimasti coinvolti nell'esplosione, che ha provocato diversi feriti", ha scritto su Twitter Rebecca Morelle. "Ci sono diversi feriti, forse 8 persone, con bruciature, tagli e lividi. I vulcanologi dicono che è stato l'incidente più pericoloso in 30 anni di carriera", ha aggiunto la giornalista scientifica britannica. "I soccorritori e le guide sono stati fantastici, ma è un'esperienza che spero di non ripetere più".
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