L'ad ha escluso che oggetto degli incontri avuti con Carlo Russo fosse l'imprenditore Romeo
"Appare da un lato sorprendente, il fatto che l'ingegner Marroni abbia deciso di non rispondere alle nostre domande, dall'altro meno eccezionale, almeno allo stato, la necessità di esaminarlo". Lo sottolinea l'avvocato Federico Bagattini, difensore di Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, il giorno dopo la nota nella quale l'ad di Consip ha sottolineato di esser disponibile a parlare solo con i pm. Luigi Marroni, sentito dai magistrati nell'ambito dell'inchiesta sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione, "ha escluso che oggetto degli incontri a suo dire avuti con Carlo Russo fosse l'imprenditore Romeo e/o aziende a questi riconducibile", dice Bagattini che sottolinea come questo emerga "dai verbali delle dichiarazioni rese" ai pm di Napoli dallo stesso Marroni, verbali acquisiti dalla difesa di Tiziano Renzi il 13 marzo.
Da tali verbali, sottolinea Bagattini in una nota, emerge anche che gli incontri tra Carlo Russo e Tiziano Renzi, "sarebbero da collocare tra gli ultimi mesi del 2015 e il marzo 2016", "9/12 mesi prima dell'interessamento – aggiunge – che emergerebbe dalle intercettazioni ambientali". Una circostanza che per Bagattini è in contrasto con l'accusa di traffico di influenze, mossa al suo assistito, "accusato di aver favorito gli interessi dell'imprenditore Romeo nel corso del 2016". Ciò scrive il legale in una nota "risulta particolarmente favorevole alle ragioni difensive dell'indagato".
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