Il sindaco di Milano è coinvolto nell'inchiesta sulla Piastra dell'Esposizione Universale

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha incontrato la sua maggioranza a Palazzo Marino e la giunta e poi andrà dal prefetto Alessandro Marangoni per formalizzare la sua decisione di autosospendersi dopo l'iscrizione nel registro degli indagati per l'appalto della Piastra di Expo, di cui Sala è stato ad e commissario unico. "Apprendo da fonti giornalistiche – ha spiegato Sala in una nota – che sarei iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di sindaco". "Fino al momento in cui mi sarà chiarito il quadro accusatorio, ritengo di non poter esercitare i miei compiti istituzionali", ha aggiunto il sindaco.

All'ex 'numero uno' di Expo, da quanto si è saputo, viene contestata un'ipotesi di falso relativa alla sostituzione di uno dei membri della commissione che doveva assegnare l'appalto sulla Piastra avvenuta nel maggio del 2012. Sostituzione che sarebbe avvenuta retrodatando la nomina dei commissari, per evitare uno slittamento nell'avvio del cantiere che avrebbe potuto compromettere la riuscita di Expo.

Secondo l'ex candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi, la decisione di Sala di autosospendersi è una decisione "isterica" e "impulsiva".

L'inchiesta milanese sull'appalto più importante dell'esposizione universale non è solo ripartita, ma ha subito una brusca accelerazione. L'indagine nel 2014 aveva subito uno stop anche a causa dei forti contrasti in Procura tra l'allora procuratore Edmondo Bruti Liberati e il suo aggiunto Alfredo Robledo, a capo del pool anticorruzione, che aveva lamentato di essere stato "estromesso" dalle fasi calde dell'inchiesta. La Procura si era poi orientata verso l'archiviazione, ma la Procura generale a ottobre ha tolto di mano il fascicolo ai pm, avocando a se il fascicolo. Adesso il sostituto pg Felice Isnardi non solo ha chiesto al gip Lucio Marcantonio di potere andare avanti negli accertamenti per altri 6 mesi, ma ha anche iscritto nuovi nomi, tra cui Sala, rispetto alle cinque persone già indagate. La Procura aveva iscritto La Procura tempo fa aveva iscritto gli ex manager Expo Angelo Paris e Antonio Acerbo, l'ex presidente della Mantovani spa, Piergiorgio Baita, e gli imprenditori Ottaviano ed Erasmo Cinque. Nell'atto notificato ieri ad alcuni legali si spiega solamente che sono necessari ancora una serie di "approfondimenti" perché si è dovuto procedere a "nuove iscrizioni" e che sono necessarie ancora "audizioni". I nuovi indagati, però, non avrebbero ricevuto ancora avvisi di garanzia.

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