Operazione in diverse regioni, il dominus era il direttore dei lavori delle tre opere pubbliche

I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno arrestato 21 persone tra il Lazio, la Lombardia, il Piemonte, la Liguria, la Toscana, l’Abruzzo, l’Umbria e la Calabria, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Roma e legata all'operazione chiamata 'Amalgama', ipotizza un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per l’ottenimento di contratti di subappalto nell’ambito dei lavori per la realizzazione della Tav del Terzo Valico, la Milano-Genova, il sesto macrolotto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e della People Mover di Pisa.

A capo della presunta organizzazione c'era l'ingegnere Giampiero De Michelis, direttore dei lavori delle tre opere al centro della vicenda, che rilasciava alle società dell'imprenditore calabrese Domenico Gallo, incaricate degli appalti, certificati e controlli di qualità compiacenti per ottenere in cambio subappalti, forniture e altri servizi alle società di suoi amici, o parenti. 

Gallo era il "socio di fatto" di De Michelis e per costruire le strade sulle quali aveva vinto gli appalti si avvaleva tra l'altro del contributo di altre nove persone, tra le quali alcuni funzionari del consorzio Cociv (Consorzio collegamenti integrali veloci) incaricato anche della costruzione del Terzo valico.

Il responsabile dei lavori certificava la regolarità delle opere, a prescindere da come venivano eseguite. E lo faceva per avere in cambio subappalti e forniture a società che a lui facevano riferimento, per un importo complessivo stimato dagli investigatori di oltre cinque milioni di euro.

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