I familiari: Non è vero che avrebbe dovuto pagare 20mila euro per rimuovere il filmato dalla Rete
Ora sarà la magistratura a mettersi al lavoro per scoprire gli elementi sottesi al suicidio di Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano di Napoli, che si è tolta la vita per non essere riuscita a sopportare la vergogna dovuta a un video hot diffuso online tre mesi fa dal suo partner. Un video che non solo era circolato sui social network e sui cellulari, ma anche diventato un fenomeno "virale" di cui diversi quotidiani si erano occupati.
Gli inquirenti stanno procedendo per "istigazione al suicidio": la giovane si è tolta la vita nella sua abitazione impiccandosi con un foulard. La ragazza era finita alla gogna sul web con tanto di frase tormentone «Stai facendo il video? Bravo». Una pressione che l'aveva condotta alla depressione e l'aveva indotta a cercare di cambiare identità. Al tribunale diNapoli Nord era in corso il processo sul caso, alla ragazza era stato concesso di cambiarla ma non le era bastato per risollevarsi dal male.
I FAMILARI. "Non è vero che avrebbe dovuto pagare 20mila euro per rimuovere il video hot dalla rete. Non è si è tolta la vita per questo motivo". Sono le parole dei familiari di Tiziana Cantone, la 31enne diMugnano di Napoli, che si è tolta la vita per non essere riuscita a sopportare la vergogna dovuta al video hot diffuso online tre mesi fa dal suo partner. La testimonianza dei familiari della donna è stata affidata al sindaco del comune di Mugnano, che le ha riferite a La Vita in diretta su Rai1.
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