Intervista all'esperta di moda e volto noto di Real Time sulla scomparsa della stilista

"Non tutti sanno che Marta Marzotto è di Reggio Emilia, che è la città in cui vivo, che ha come caratteristiche la passione, la laboriosità, l'ingegno, e tutte queste caratteristiche molto forti si ritrovano anche in lei". Lo ha dichiarato Carla Gozzi, esperta di moda e volto noto di Real Time, a LaPresse.

"Nel mio percorso l'ho incrociata diverse volte, sia per motivi di lavoro che ad eventi mondani, anche di gala – prosegue Gozzi – e la cosa che più mi è rimasta dentro è che era una donna che ha mantenuto la sua autenticità. Lei è cresciuta in una famiglia umile, poi per la sua carriera di modella è arrivata a Milano. Il suo status si è elevato, ma nonostante abbia frequentato salotti e persone importanti ha sempre mantenuto la sua autenticità, la sua genuinità".

"Sette, otto mesi fa l'ho incontrata a una sfilata ed eravamo vicine di posto – ricorda l'esperta di stile – Marta in quell'occasione ha voluto regalarmi un un bracciale che aveva con sé: è stata molto gentile e il gioiello era davvero di buon gusto".

Il suo look, eclettico e colorato, "rappresentava quel mondo un po' snob (anche se lei non lo era) di fine anni Settanta. I suoi caftani, che indossava sempre, facevano parte di uno stile molto famoso in quel periodo: una delle immagine più popolari di quegli anni è di Talitha, moglie di Paul Getty a Marrakech, che indossa un caftano esotico. Ecco, Marta rappresentava la risposta italiana a tutto questo. Nella sua semplicità, lei indossava quel capo con totale nonchalance".

"Marta era una donna che non cedeva ai compromessi – conclude Gozzi – e oggi non ce ne sono più di questa tipologia e verve. Ci manca e ci mancherà molto anche in futuro".

 

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