L'aggressione è avvenuta nella baraccopoli nei pressi di via dell'Acqua Traversa

Cinque cittadini romeni, di età comprese tra i 20 e i 40 anni, sono stati arrestati a Roma con l'accusa di aver picchiato, fino quasi a ucciderlo, un loro connazionale per rapinarlo.
I fatti risalgono al 19 giugno, quando la vittima è arrivata in ospedale, priva di sensi, con lesioni in tutto il corpo e un grave trauma cranico. Gli inquirenti hanno scoperto  che la vittima dormiva in un giaciglio di fortuna, insieme ad altri suoi connazionali,  all'interno della baraccopoli nei pressi di via dell'Acqua Traversa, dove gli agenti hanno individuato il capanno e identificato tre persone. I tre hanno riferito alla polizia di essere stati aggrediti da un gruppo, al grido di "ora vi ammazziamo", intorno all'1,30 di notte, mentre dormivano. Riusciti a fuggire prima di essere raggiunti dal branco, si sono nascosti nella boscaglia mentre la vittima è stata bloccata dai malviventi e picchiata con mazze e spranghe, prima di essere rapinata del cellulare e del denaro. Continuando nelle indagini, gli investigatori sono riusciti a individuare il probabile nascondiglio della banda, in una piccola radura non visibile ai passanti in via di Tor di Quinto, sotto il ponte della tangenziale. Gli agenti appostatisi nei pressi della baracca hanno bloccato e identificato gli stranieri. Ispezionata la baracca, i poliziotti hanno trovato 30 cellulari, tutti rubati, tra i quali anche quello della vittima, un tubo in alluminio a cui era stata applicata una lama in ferro, piedi di porco, e una forbice di grandi dimensioni per tagliare lamiere. Accompagnati in ufficio e identificati, i 5 sono stati arrestati e devono rispondere del reato di tentato omicidio e rapina aggravata in concorso.

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